"Oggi come Anief siamo scesi in piazza a manifestare contro l'obbligo vaccinale e per la modifica della Legge di Bilancio perché la Scuola merita, perché il personale docente, educativo e ATA non può essere costantemente umiliato. La dimenticanza della riconferma dell'organico ATA Covid-19 ne è una chiara dimostrazione, come le ridicole risorse date al personale scolastico rispetto al restante personale del pubblico impiego, contrariamente a quanto sottoscritto nel Patto per la Scuola". A dichiararlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a commento dello sciopero della scuola con corteo a Roma e sit-in davanti al ministero dell'Istruzione.
Secondo il sindacalista autonomo, "la scuola merita un piano straordinario di assunzione del personale precario e per la mobilità senza vincoli. Servono poi 4 miliardi per rinnovare il contratto, per adeguare gli stipendi all'inflazione registrati negli ultimi cinque anni, per istituire tre indennità: di rischio biologico, di incarico, di sede. Eravamo contro l'obbligo del Green Pass prima e siamo contro l'obbligo vaccinale oggi, obbligo che è stato dichiarato incostituzionale in Slovenia, sospeso negli Stati Uniti e rimesso in Corte di Giustizia europea dal tribunale di Padova". "È oggi più che mai fondamentale - ha continuato Pacifico - raddoppiare le classi e rivedere gli organici; vogliamo tornare in classe in sicurezza e per farlo è importante che vengano istituite le risorse per mettere la scuola al centro del Paese. Bisogna procedere, quindi, con una serie di provvedimenti: sblocco della mobilità, aumenti contrattuali, basta con l'abuso dei contratti a termine. Sono temi che oggi come domani ci spingeranno a scendere in piazza e a scioperare, senza dimenticare la tutela della libertà personale e di diritto al lavoro, alla base della tenuta dello Stato democratico", ha concluso Pacifico.