(ANSA) - ROMA, 07 MAR - "Le prime stime sui pensionamenti, con effetto pratico 1° settembre 2022, dicono che quest'anno lasceranno il servizio oltre 30mila insegnanti, amministrativi e collaboratori scolastici, comprese alcune centinaia tra dirigenti scolastici e Dsga. Una parte di loro fruirà di "Quota 102", introdotta eccezionalmente dopo l'addio a "Quota 100", in attesa che il Governo approvi altre forme di pre-pensionamento: se la riduzione che comportano queste forme di uscita dal lavoro sono tollerabili, lo stesso non si può dire per "Opzione donna" che riduce l'assegno pensionistico anche del 35%, con tagli medi di 600 euro a lavoratrice. E nella scuola oltre l'81 per cento dei dipendenti è donna, con punte nel primo ciclo che superano nove lavoratori su dieci: donne che dopo i 60 anni dovrebbero lasciare il lavoro, ancora di più perché logorate da un contesto, quello scolastico, che come pochi altri assorbe energie, come confermato da diverse recenti testimonianze. Solo che continua a non essere associato a quello stress da lavoro correlato, che sulla carta sarebbe previsto dal decreto legislativo n. 81, del 9 aprile 2008, che ha dato attuazione all'articolo 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro". "Siamo di fronte a un ricatto bello e buono - tuona Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - perché per uscire dal lavoro qualche anno prima si va a penalizzare una vita di contributi previdenziali regolarmente pagati. La verità è che alla fine allo Stato questa soluzione conviene, visto che qualche settimana fa ai sindacati è stata prospettata l'idea di introdurre 'Opzione per tutti', una sorta di 'Opzione donna' allargata e ritenuta come l'unica "flessibilità in uscita sostenibile per i conti pubblici": una possibilità che, come sindacato, respingiamo senza se e senza ma, visto si tratterebbe di una toppa peggiore del buco, visto che docenti e Ata nemmeno percepiscono l'indennità di rischio biologico, invece assegnata ad altri comparti come quello sanitario". (ANSA).