"Il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi fa bene a prevedere un miglioramento dell'offerta formativa a seguito della riduzione delle nascite, ma non comprendiamo perché annunci meno classi e non meno alunni per classe: c'è una differenza abissale tra le due condizioni, ma temiamo che non si tratti di un lapsus. La stessa previsione di riduzione degli investimenti per il comparto Istruzione inserita nel Documento di Economia e Finanza approvato poche settimane fa (su cui hanno espresso la loro contrarietà anche i parlamenti delle Commissioni Cultura di Camera e Senato) parla chiaro: perché a giustificare i miliardi di risparmio previsti per i prossimi decenni è proprio la tendenza diffusa alla denatalità. Noi non possiamo essere d'accordo e anche per questo abbiamo proclamato la sciopero con altri sindacati, per l'intera giornata del 6 maggio". A dirlo è Marcello Pacifico che guida il sindacato Anief.