ROMA, 07 GIU - Chiudere presto il Contratto aumentando le risorse: è la richiesta arrivata da più organizzazioni sindacali nel corso della seconda seduta di trattativa all'Aran per il rinnovo del contratto Istruzione Ricerca 2019-21. Un incontro importante perchè arriva subito dopo lo sciopero della scuola indetto dalle maggiori sigle sindacali lunedì 30 maggio che ha visto una buona adesione da parte dei lavoratori. La Flc Cgil sollecita un'accelerazione nelle sedute di trattativa "anche per giungere in tempi brevi alla drittura di arrivo, ben consapevoli in ogni caso che, dovendosi per la FLC Cgil sottoporre qualsiasi accordo all'approvazione dei lavoratori, non si potrà che concludere a scuole e posti di lavoro in piena attività". Anche Anief ha sostenuto con forza la proposta di chiudere subito un contratto 'ponte' per il periodo 2019-2021, così da fare avere arretrati e rinnovare le tabelle economiche. "L'aumento dell'inflazione oltre il 7% - ha detto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - impone al Governo un impegno preciso a trovare risorse adeguate nella prossima Legge di Bilancio e a tutti noi di pretendere un contratto 'ponte' che dia i 3.000 euro e i 107 euro di aumenti lordi subito, per poi rimandare nel merito al nuovo tavolo per il rinnovo del CCNL 2022/2024 tutte le questioni poste da parte sindacale e datoriale, con l'impegno di reperire nuove risorse legate all'inflazione registrata". Anief ha spiegato che proprio perché le risorse sono irrisorie, l'Aran e il Governo non possono pretendere di stilare un mega-contratto, che riporti in un unico testo i due precedenti e aggiunga contenuti nuovi e fondamentali con lavoro agile e formazione, bloccando i sindacati in una estenuante trattativa da cui i lavoratori trarranno ben poco giovamento a fronte di un aumento dei carichi e delle responsabilità. Un nuovo incontro tra le parti dovrebbe tenersi a luglio. (ANSA).