Continua ad essere deficitaria la normativa che regola l'assegnazione delle ore di sostegno agli alunnicon disabilità. E' una mancanza particolarmente grave perché, come rimarcato i giudici del Consiglio di Stato nel ricorso promosso da Anief sulla elaborazione del nuovo Pei, rischia di penalizzare il diritto allo studio degli allievi più bisognosi di attenzioni. Come è evidente la mancanza di docenti che affiancano gli alunni disabili senza essere in possesso del titolo: il bisogno di docenti specializzati è evidente.
Anche alla luce di questo, dopo le prove preselettive per l'accesso ai nuovi 20 mila posti banditi del VII ciclo del Tfa Sostegno, il sindacato Anief riapre i ricorsi per gli esclusi in virtù dell'errato numero programmato non corrispondente alle reali esigenze didattiche, come ha avuto modo di provare già in un ricorso vinto in tribunale per lo stesso motivo.
''I numeri sono evidenti -dice Marcello Pacifico, presidente Anief - perchè su oltre 80 mila supplenti chiamati ogni anno a svolgere supplenze annuali, su posti vacanti o in deroga, soltanto 18mila hannola specializzazione su sostegno. I tre quarti dei precari su sostegno sono quindi privi di specializzazione e questo non può andare bene, ancora di più se si pensa che quasi la metà dei quasi 200mila posti è ancora in deroga. Servono soluzioni concrete: basta con le selezioni per fare i Tfa, stop al numero chiuso per l'accesso ai corsi specializzanti, sì all'allineamento degli organici con i posti che devono diventare tutti di diritto, ancora di più che già lo sono nei fatti''.