Secondo il sindacato Anief, due se non tre anni di attesa sicuri per vedere realizzati gli effetti della direttiva europea sul salario minimo legale rappresentano un'enormità temporale. ''Non possiamo pensare di attendere così tanto tempo - dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - perché già oggi ci sono settori di lavoro, come la scuola, dove i dipendenti vengono pagati ben oltre il 2,9% in meno cui ha fatto riferimento l'Istituto di Statistica. È per questo motivo che ieri abbiamo ribadito l'esigenza di firma in fretta un contratto ponte, così da garantire ad un milione e mezzo di docenti e Ata circa 3mila euro di arretrati e oltre 100 euro medi di aumenti''. ''Questi lavoratori stanno aspettando un aumento da ormai tre anni e mezzo, considerando che l'unico che hanno percepito, nel 2018, pari al 3,48% era già stato ampiamente 'bruciato' da oltre dieci anni di vuoto contrattuale. A questo punto -conclude Pacifico- riteniamo che l'introduzione del salario minimo non può prescindere dall'adeguamento degli stipendi all'inflazione attraverso un rinnovo di contratto, per il 2019/2021, da firmare con estrema urgenza''.