Ha fatto il giro d'Italia la notizia del teorico delle intelligenze multiple Howard Gardner, docente dell'università di Harvard, che il 3 giugno scorso ha scritto al ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, informandolo che una delle domande che lo riguardava - nelle batterie del concorso ordinario del 2020 della scuola secondaria superiore per la classe di concorso A18, l'insegnamento di Filosofia e Scienze Umane nella secondaria – era sbagliata: ''Avete sbagliato il quiz sulla mia teoria'', così l'incipit della lettera al nostro ministro dell'Istruzione.
Alla richiesta di spiegazioni e correzione, il Ministero ad oggi non sembra avere fornito alcuna risposta. Secondo il sindacato Anief è una vergogna aver sbagliato, ma ancora più vergognoso è non avere risposto a un docente del livello di Howard Gardner.
Solo che il caso di Gardner non è isolato. Gli errori nella formulazione di domande e risposte agli scritti del concorso ordinario sono stati riscontrati in tutte le regioni d'Italia, in gran parte delle classi di concorso coinvolte. ''Non siamo di fronte soltanto a domande con relative risposte errate, opinabili, faziose, ambigue o altro, ma al venir meno - dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - del principio di ''omogeneità'' previsto dalla stessa normativa vigente proprio per ''garantire il medesimo grado di selettività tra tutti i partecipanti'' (DD 23/2022, Art. 3, Comma 6). È evidente che anche la credibilità del ministro è venuta meno, con tutta la schiera di ministeriali e solerti esperti alle sue spalle. È significativo anche che è in corso una interrogazione parlamentare''.