"Il rinnovo del contratto del personale scolastico 2019/21 si avvia verso l'approvazione, così come chiesto da diversi mesi da Anief: il ministero ha infatti deciso di rendere totalmente disponibili per il Ccnl i nuovi fondi, pari a 300 milioni di euro, stanziati dall'ultima legge di bilancio e destinati al salario accessorio. Inoltre, le risorse dello scorso anno pari a complessivi 800.860.000 euro verranno assegnati in queste ore alle scuole, nell'ambito del Programma Annuale, con le stesse finalizzazioni dell'anno scolastico passato.
Decisiva è stata la comunicazione del ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi al ministero della Funzione pubblica per l'integrazione dell'atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale. Si sta realizzando - commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - sostanzialmente quello che avevamo chiesto ad inizio estate, quindi tre mesi fa, senza però essere ascoltati. Lo sblocco era necessario, ancora di più perché è arrivato nel giorno della pubblicazione del report annuale Education at a Glance 2022, Uno sguardo sull'istruzione, che ha reso ancora più evidente la distanza dei salari reali dei nostri insegnanti rispetto a quelli dell'area Ocse. Se a questo aggiungiamo la crisi energetica e l'inflazione galoppante, le cui conseguenze peggiori su famiglie e cittadini devono ancora realizzarsi, lo sblocco del contratto diventa ancora più rilevante: per gli insegnanti e il personale Ata, che prendono stipendi praticamente fermi da troppi anni, è stato fatto un primo importante passo in questa direzione, che porterà fino a circa 125 euro ai docenti e a 85 euro per il personale Ata. Il prossimo lo dovrà fare il nuovo Governo, per coprire o almeno ridurre in modo importante i gap stipendiali che sempre l'Ocse ha evidenziato tra i docenti italiani e quelli degli altri Paesi: per pareggiare i conti, ogni lavoratore della scuola - conclude Pacifico - dovrà avere almeno altri 200-300 euro netti con il Ccnl 2022-24".
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