"I lavoratori della scuola debbono rientrare nei medesimi parametri di accesso alla pensione previsti per i lavoratori delle forze armate"
Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato della scuola Anief, interviene sul tema della riforma delle pensioni e dice: "Occorre approvare una ‘finestra’ specifica per il personale della scuola. Che non può essere rappresentata da questa ‘Quota 102’, a meno che non si traduca in una deroga non penalizzante. Riteniamo che il Governo farebbe bene ad introdurre ‘Quota 100’, con assegno pensionistico pieno e riconoscimento gratuito degli anni di formazione universitaria, come chiesto più volte anche dal presidente Inps Pasquale Tridico”.
Per il sindacato Anief, "i lavoratori della scuola debbono rientrare nei medesimi parametri di accesso alla pensione previsti per i lavoratori delle forze armate, permettendo al personale della scuola, uomini compresi, di lasciare in ogni caso il lavoro a 62 anni e senza tagli all’assegno di quiescenza”, aggiunge Pacifico.
“Lo stesso allargamento dell’Ape Sociale a tutti i dipendenti della scuola, potrebbe essere un passo importante – spiega ancora Pacifico – e comunque non si tratterebbe di nessuna concessione, visto l’alto numero di casi di insegnanti sottoposti a burnout e a patologie invalidanti dovute allo stress da lavoro prolungato e senza nemmeno il dovuto riconoscimento del rischio biologico, invece previsto per altre professioni anche del comparto pubblico. Occorre quindi una deroga vera: ‘Opzione Donna’, come ‘Opzione Uomo’ o ‘Quota 102’, se con penalizzazioni importanti sull’assegno pensionistico, non possono essere considerate delle soluzioni a favore dei lavoratori".