Firmare subito il contratto scaduto da quattro anni, con gli aumenti già previsti, compresi gli arretrati.
Ma anche prevedere un secondo step per il prossimo anno, che porterà nuove risorse per aumentare gli stipendi degli insegnanti: è l'ipotesi a cui starebbe pensando Giuseppe Valditara, il nuovo ministro dell'Istruzione e Merito, per tutelare l'interesse dei lavoratori di ottenere immediatamente gli aumenti già calcolati. Il ministro già nei prossimi giorni potrebbe convocare i sindacati ma non c'è ancora nulla di definito nè di definitivo. Resta da capire cosa ne sarà del tesoretto di 300 milioni provenienti dal salario accessorio, quello destinato alla valorizzazione degli insegnanti e sul quale negli ultimi giorni del Governo Draghi era stata trova un'intesa con i sindacati. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, "l'opzione sull'allungamento dei tempi per modificare l'atto di indirizzo del contratto non andrebbe presa nemmeno in considerazione. È da prima dell'estate che chiediamo un contratto 'ponte', con gli ulteriori aumenti da trattare subito dopo: per questo, concordiamo con il ministro Valditara quando dice che si dovrà fare di tutto per sottoscrivere il nuovo contratto collettivo di lavoro 2019-21 prima di Natale e fare avere nel contempo alla scuola 'soldi freschi'. Non ci stancheremo mai di ripeterlo: facciamo avere fino a 4mila euro di arretrati al personale, più oltre 100 euro medi di aumento, grazie anche ai circa 300 milioni inizialmente destinati al Mof: non torniamo sugli accordi presi. È questa la nostra linea e la comunicheremo al ministro quando ci convocherà al Ministero, speriamo davvero il prima possibile", conclude il sindacalista autonomo.