"Ormai un posto su cinque tra il personale docente, educativo e Ata è a tempo determinato"
"Precari, quest’anno 268.300 supplenze: un record destinato a crescere". La valanga di precari annunciata nei giorni scorsi da Anief e denunciata da tempo alla Commissione europea, "trova purtroppo pieno riscontro nelle tabelle sulle supplenze sottoscritte dallo scorso mese di settembre e fornite in queste ore ai sindacati: i contratti sottoscritti con il ministero dell’Istruzione e del Merito, aggiornati allo scorso 5 novembre, quindi destinati a crescere, sono addirittura 217.693 tra i soli docenti: di questi, 46.604 fino al 31 agosto 2023, dunque annuali su posti vacanti e disponibili". Così una nota Anief.
Di questi, 14.220 sono di sostegno. Poi vi sono 50.082 supplenze tra il personale Ata di cui 13.901 annuali, 525 supplenti educatori di cui 331 al 31 agosto.
“A rendere ancora più pesante la situazione della supplentite scolastica – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – è il fatto che tutti i precari non possono ottenere gli scatti di anzianità, previsti invece dal contratto per il personale di ruolo, né la Carta docenti, il bonus annuale da 500 euro. Inoltre, soltanto il 20% di essi ha le mensilità estive di luglio e agosto retribuite. Allo Stato tutto questo inizialmente conviene, perché assicura importanti risparmi di spesa. Ma siccome ciò avviene in chiara violazione delle norme comunitarie sulla parità di trattamento tra personale a tempo determinato e indeterminato, alla lunga si dimostra un boomerang con chiaro danno all’erario. Bisogna finirla con questi abusi: serve un piano straordinario di assunzioni e di risarcimenti nei tribunali”.