Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, "quello che non si legge nel decreto 272 del 17 ottobre scorso e che il ministero si guarda bene dal divulgare è che c’è una mole di posti di sostegno, quasi pari a quella collocata in organico di diritto, che continua ad essere gestita con modalità delle deroghe: sono quasi 100 mila cattedre in organico di fatto, che pur essendo nel 90% dei casi libere e vacanti vengono considerate per legge utili solo alle supplenze annuali fino al 30 giugno dell’anno successivo".
"E' una vergogna tutta italiana - commenta - un affronto anche alla Carta sociale europea, che va assolutamente rivista, perché incide fortemente sul diritto allo studio degli alunni con sostegno ed è alla base dell’altissima percentuale di cambio continuo degli insegnanti che affiancano gli alunni disabili”.
Per superare la stortura, il sindacato Anief ha proposto un emendamento al decreto legge n. 176 Aiuti quater fatto pervenire al Senato, proprio per rivedere la formazione dell’organico di sostegno trasferendo in organico di diritto tutti i posti in deroga confermati per due anni scolastici consecutivi. “La continuità didattica e la piena integrazione dei 300 mila alunni con disabilità non sono dei concetti teorici o effimeri, ma passano per la cancellazione dei posti in deroga: sono dei concetti alla base anche dei vincoli ai trasferimenti del personale di ruolo, ma che poi vengono traditi nella definizione degli organici dal Ministero per il personale precario per ragioni di risparmio della finanza pubblica. Poiché anche il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara solo pochi giorni fa ha detto di volere riformare il sostegno nelle nostre scuole, confidiamo nella sensibilità dei senatori perché la richiesta venga tradotta in una norma di legge”, conclude Pacifico.