"Il ministro Giuseppe Valditara vuole puntare sulla 'personalizzazione della formazione', favorendo 'un’alleanza di intenti tra famiglie, studenti, docenti, parti sociali' prevedendo 'borse di studio per gli studenti meritevoli ma di modeste condizioni economiche': per farlo, ha detto oggi in un’intervista, è tornato a dire che servono docenti tutor, 'adeguatamente formati e qualificati da un punto di vista psicologico e pedagogico, oltre che della formazione disciplinare', i quali 'dovranno, in collaborazione con gli altri insegnanti, seguire più da vicino gli studenti che ne avranno necessità'".
Lo ricorda Anief reputando "questo obiettivo condivisibile, ma la strada per raggiungerlo non può limitarsi ad investire sulla formazione e valorizzazione di una stretta cerchia di insegnanti: il presidente Marcello Pacifico ricorda che “il sindacato è stato promotore in tempi non sospetti di più docenti tutor, che affiancassero gli studenti durante il loro percorso formativo con l’onere, alle superiori, di far prevalere l’aspetto pedagogico su quello meramente lavorativo, troppo piegato alle logiche aziendali. Però non si può dimenticare la personalizzazione della formazione passa anche per classi meno numerose, organici maggiorati, compresenze di docenti, valorizzazione del personale con stipendi adeguati e possibilità reali di fare carriera nella scuola, formazione adeguata e aggiornamento per tutti, precari compresi”.
“Oltre che - continua il sindacalista - l’abbattimento del precariato che continua ad imperversare, assunzioni quindi dei supplenti con oltre 36 mesi di servizio, investimenti copiosi in strutture e attrezzature. E con un investimento, anche extra scuola, nelle aree territoriali dove la dispersione è alta e gli apprendimenti sono modesti. Se il ministro pensare di tornare alla scuola ascensore sociale senza attuare tutto questo, rischia di scontrarsi con la dura realtà”.