"La priorità deve essere quella di recuperare il potere di acquisto degli stipendi così da interrompere l’emorragia che sta creando nuovi milioni di poveri e ci allontana da obiettivo Horizon 2030: l’obiettivo deve essere quello di riuscire a creare occupazione e garantire una formazione continua dei cittadini coprendo lavorativamente almeno il 60% della popolazione". A dirlo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
A questo proposito, il giovane sindacato ritiene indispensabile l’adeguamento dell'indennità di vacanza contrattuale fino alla stipula del rinnovo contrattuale 2022-2024: “Se l'ultimo aggiornamento del Governo Draghi è stato dell'1,5%, significa che servono aumenti del 6% per pagare la metà del tasso di inflazione programmata cresciuto tra il 2022 e il 2023: sono soldi indispensabili per allineare gli stipendi di tutti i lavoratori pubblici, in particolare quelli della scuola, particolarmente modesti, al costo della vita, cresciuto di 8,4 punti solo l’anno scorso e con un altro -6% atteso a fine 2023".
Inoltre, "devono essere trovate altre risorse per ristorare tutti coloro che lavorano lontano dal proprio domicilio, come avviene con i metalmeccanici, assegnando anche a docenti e Ata indennità specifiche per la trasferta di lavoro”.
Il problema economico è chiaramente internazionale. Nessun Paese è escluso e può farcela da solo. Basterebbe ricordare cosa sta accadendo in Gran Bretagna, a tre anni dalla Brexit: il 57% della popolazione vorrebbe rientrare in Europa dopo il crollo dell’economia britannica, la carenza della manodopera e l’aumento esponenziale degli immigrati, pure clandestino. “C'è sempre tempo per rientrare e per armonizzare finalmente le economie: bisogna arrivare a moneta unica e a un sistema però pienamente integrato per avere una Europa più forte”, commenta ancora Pacifico.
“E' indicativo - continua il sindacalista Anief - anche quanto detto in queste ore da Papa Francesco, che ha fatto un discorso forte e di denuncia in italiano davanti alle autorità del Paese del Congo rivolto a tutto il mondo: i veri diamanti sono le persone rese schiave dalla dittatura mondiale economica, le vere vittime sono i migranti, quei migranti che tutti in Europa rifiutano".
"Dopo avere detto ‘Giù Le mani dall'Africa - ribadisce - il Papa ha ricordato che la vera sfida per la costruzione di una società più giusta, equa e solidale è la multiculturalità, la vera fortuna per la crescita è l'integrazione e il principale volano è l'istruzione".