L’Anief non ci sta: la bocciatura dell’emendamento sul vincolo per la mobilità del personale scolastico al decreto Milleproroghe - presentato da Fratelli d’Italia e appoggiato dalla Lega - rappresenta una sconfitta per tutti coloro che gravitano nel mondo della scuola.
La prima conseguenza (un caso?) è che il ministero dell’Istruzione ha comunicato ai sindacati la volontà di stipulare un contratto che regola gli spostamenti di sede del personale, con probabile pubblicazione dell’Ordinanza la prossima settimana, senza alcuna deroga ai vincoli: per Anief si tratta di una decisione sbagliata, perché si sta ledendo il diritto al ricongiungimento con la famiglia e c’è ancora da comprendere cosa ne pensa l’Unione europea. Il giovane sindacato ha espresso tutto il suo dissenso alla proposta dell'amministrazione di procedere comunque per i 100 mila che si presume presenteranno domanda di mobilità, salvo integrare il contratto per i 20 mila che sarebbe esclusi in questa prima fase.
“Abbiamo detto al Ministero - dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - che prima di prendere delle decisioni affrettate c’è da capire cosa dice l’Unione europea a proposito dell’allineamento del nuovo sistema dei vincoli introdotto dal Pnrr al fine di garantire la continuità didattica al nuovo sistema di reclutamento. Come Anief abbiamo inviato il ministero dell'Istruzione e del merito a contrattare in Europa modifiche a regime perché la continuità didattica non si garantisce con vincoli ai trasferimenti, ma assorbendo il precariato e ristorando delle spese i lavoratori collocato fuori sede. Durante la prossima settimana potrebbero sbloccarsi le trattative per prorogare deroghe ai vincoli nella gestione della fase transitoria. Nel frattempo partirà un tavolo tecnico sulla nuova mobilità".