In appello dal Tribunale di Torino oltre 19 mila euro per mancata immissione in ruolo
"Ancora 150mila euro di risarcimento assicurati ai lavoratori precari della scuola in una sola settimana lavorativa, dal 20 al 24 febbraio, grazie all’opera dei legali Anief: stavolta le sentenze hanno riguardato in netta prevalenza il recupero della Carta del docente a decine di insegnanti precari, dalla scuola dell’infanzia alle superiori, da Catania a Gorizia, passando per Firenze, Siena, Ravenna, e Treviso, a cui è stata negata per una chiara dimenticanza del legislatore". E' quanto si legge in una nota Anief.
"Il giudice - spiega - ha dato ragione agli avvocati del giovane sindacato anche esaminando una causa per le ferie non godute da un supplente e poi non pagata a fine contratto dall’amministrazione, con oltre 2.600 euro recuperati".
"Ma la causa più fruttuosa dell’ultima settimana - sottolinea il sindacato -è stata senza dubbio quella di Torino, dove la Corte d’Appello ha condannato il ministero dell’Istruzione a risarcire un insegnante con oltre 19 mila euro a seguito dell’abusiva reiterazione dei contratti a termine attuata nei confronti di un docente precario con oltre 36 mesi di servizio svolto, ritenuti da tempo dall’Unione europea come soglia minima utile per l’accesso automatico nei ruoli dello Stato".
Soddisfatto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, per "l’evidente piega che sta prevalendo nei palazzi di giustizia, dove si riesce ogni giorno a far prevalere quella giustizia che i nostri governanti e parlamentari continuano troppo spesso a non rispettare, anche se sollecitati in tutte le sedi dal nostro sindacato. Comincia ad essere consistente la quantità di insegnanti, amministrativi, collaboratori scolastici, educatori, dsga e tante altre figure professionali della scuola italiana che si affidano agli avvocati dell’Anief, ricevendo alla lunga quella soddisfazione, in termini di diritti, che lo Stato gli ha negato. Invitiamo, pertanto, tutti coloro che ancora non hanno ancora presentato ricorso attraverso Anief a verificare le proprie posizioni".
"Le motivazioni del contendere - ricorda Anief - sono diverse: dalla Carta del docente negata ai supplenti con almeno 5 mesi di supplenze svolte alla negazione delle mensilità estive o delle ferie non godute dai precari; dalla mancata inclusione di tutti i periodi di pre-ruolo nella ricostruzione di carriera alle stabilizzazioni mai attuate pure avendo il dipendente precario superato i 36 mesi di supplenze reputati dall’Ue come soglia minima utile per l’accesso al ruolo".
"Dal rifiuto immotivato del riconoscimento del salario accessorio (rpd/cia) - sottolinea - a chi ha stipulato un contratto di tipo 'breve e saltuario' oppure degli scatti di anzianità negati per i servizi di precariato effettuati".