"La fine del 2023 porterà ai docenti circa 200 euro lordi in più al mese: la somma aggiuntiva, sui cui pesa molto l’azione del sindacato, arriverà con l’anticipo del rinnovo contratto, prevista dal Decreto Anticipi, a cui si sommeranno l’ultima tranche del rinnovo contrattuale 2019-21 e il taglio del cuneo fiscale". E' quanto si legge in una nota dell'Anief.
Il sindacato "prende atto degli impegni presi dal Governo e si rammarica perché indennità di vacanza contrattuale non considera a pieno degli ultimi due anni di inflazione e perché non verrà assegnata ai precari, motivi per i quali si rivolgerà al giudice. In contemporanea, si giocherà anche la partita sulla Legge di bilancio 2024: pure su questo fronte, il sindacato Anief sta agendo in pressing facendo di tutto per stabilizzare il personale".
“Su concorsi e precariato - spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e Udir - c’è tanto da fare, per questo stiamo cercando di convincere chi governa il Paese che non possiamo più permetterci 200 mila supplenti annuali: con la Legge di bilancio sarebbe quindi più che opportuno istituire il ‘doppio canale’ per reclutare finalmente nei ruoli dello Stato, una volta esaurite le gae, attingendo dalla prima fascia delle gps, le graduatorie provinciali per le supplenze, in ogni ordine e grado su posto curricolare e di sostegno. Come si dovrebbe anche assumere da seconda fascia per la scuola secondaria, dove in diverse classi di concorso risultano pochi candidati. Infine, è indispensabile procedere con la conferma nei ruoli dei docenti assunti con riserva che hanno superato anno di prova, al pari dei dirigenti scolastici 'sanati' come richiesto da Udir".