"Riprende l'attività didattica nelle scuole, ma decine di migliaia di docenti e Ata aspettano ancora i loro stipendi del nuovo anno scolastico, molti di loro anche quello di settembre 2023".
A ricordarlo è il sindacato Anief, che da settimane denuncia il problema e sostiene con forza l'iniziativa del dicastero dell'Istruzione e del Merito di accelerare i tempi per liquidare le somme spettanti ai precari della scuola. "Stavolta i tempi dei pagamenti vanno rispettati - dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - e se questo non dovesse accadere, se l'accreditamento delle risorse del Mef non si dovesse materializzare per metà gennaio, siamo intenzionati ad avviare una vertenza legale, basata su una diffida, così da recuperare anche gli interessi maturati nel frattempo. Chiediamo, inoltre, che una volta superata l'emergenza, i supplenti con contratti 'brevi e saltuari' siano retribuiti ogni mese e con lo stesso stipendio dei precari che hanno stipulato un contratto fino al termine delle attività didattiche e annuali". Anief, tra l'altro, rimane alla finestra per sapere se i docenti e Ata precari con supplenze di brevi periodi avranno finalmente anche loro quest'anno in busta paga il salario accessorio: la cosiddetta Rpd per i docenti e la Cia per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, che varia da 50 a 180 euro.