"Giungono risultati confortati sui risultati delle prove scritte finora svolte relative al concorso docenti Pnrr per la scuola secondaria con circa 44.000 posti a disposizione: il ministero dell'Istruzione e del Merito ha pubblicato i risultati degli esiti dell'esame svolto registrano quasi il 90% di ammessi all'orale, previsto forse già dal prossimo mese. Rispetto ai 130.252 candidati che hanno sinora svolto la prova scritta (le prove si concludono dopodomani 19 marzo) risultano ben 113.543 ammessi all'orale, con il Friuli Venezia Giulia che ha toccato il 92% di idonei e con tutte le regioni italiane dove i promossi al primo step sono stati al di sopra dell'80%. Rispetto alla procedura riservata agli aspiranti maestri della scuola dell'infanzia e primaria, contrassegnata da un'altissima disparità regionale nel confronto posti-candidati e per la quale risultano passati all'orale l'80% dei partecipanti, risultano ancora più ammessi al colloquio finale. Rimane alto, invece, il numero di coloro che si sono iscritto al concorso a poi non si sono presentati alla prova scritta: uno ogni quattro".
A sostenerlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, il quale fa notare che "risulta consistente la presenza di precari storici tra coloro che hanno superato le prove scritte del concorso come docenti della scuola secondaria, come pure quella del primo ciclo: questo significa - spiega il sindacalista - che si stanno sottoponendo dei candidati all'immissione in ruolo a prove ulteriori quando potevano benissimo essere stabilizzati direttamente dal Gps, le graduatorie provinciali per le supplenze per le quali da quest'anno non si assumere più a tempo indeterminato nemmeno su sostegno". "Questo modo di procedere, moltiplicano le procedure selettive per assumere comunque alla fine lo stesso personale che poteva essere immesso in ruolo anni e anni prima, non ci trova d'accordo: continueremo a promuovere l'introduzione del doppio canale di reclutamento con tutte le nostre forze e in tutte le sedi idonee, oltre che a condurre le nostre iniziative giudiziarie attraverso ricorsi che intendono fare risarcire i precari per l'inerzia dell'amministrazione e di chi governa la scuola pubblica", conclude Pacifico.