"La politica del Governo per sostenere il lavoro e la scuola va apprezzata: il Consiglio dei Ministri ha fatto bene sulla proroga dei contratti a tempo determinato di oltre 6 mila collaboratori scolastici e nel dare supporti adeguati alle scuole svantaggiate.
Positivo anche l'incremento di 100 euro, anche se sarebbe opportuno estenderlo fino a redditi di 40 mila euro". Così Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commenta il via libera del Governo Meloni al decreto legge approvato per introdurre ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione. Secondo il sindacalista autonomo "adesso più di ieri che si è avviato un percorso è diventato necessario dare seguito agli interventi completando gli obiettivi concordati con l'Ue attraverso i programmi contenuti nel Pnrr, ma anche assunti con l'Agenda Sud, promuovendo nel contempo ulteriori politiche attive per promuovere il lavoro e combattere disoccupazione precarietà che nella scuola tocca il 25%". Sul fronte stipendiale, l'Anief ricorda che "docenti e Ata stanno continuando a pagare gli effetti del decennio 2008-2018 durante il quale non si sono attuati rinnovi di contratto e che il recente accordo, datato 18 gennaio 2024, con oltre il 4% di incremento, non ha potuto compensare il gap per mancanza di risorse pubbliche: è emblematico che un insegnante non può guadagnare in media circa 10mila euro in meno ad un dipendente pubblico e oltre 20mila in meno rispetto a chi è in servizio nelle forze armate". "A rendere più complicate le cose - continua il leader dell'Anief - c'è anche la mancata applicazione piena degli arretrati relativi all'indennità di vacanza contrattuale per il mancato rinnovo del Ccnl 2022-24: la somma assegnata è molto lontana dalla somma mensile che andava assegnate e poi mancano altri 4 mila euro medi di arretrati".