In Gazzetta Ufficiale la norma che raddoppia da 12 a 24 stipendi la quantificazione del risarcimento del danno "Si sta confermando salatissimo il conto che lo Stato italiano è destinato a pagare per la mancata applicazione nella scuola della direttiva 70/1999 contro l’abuso di precariato: è infatti stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la nuova norma, il dl 131/2024, che porta da 12 a 24 mesi il massimo di risarcimento consentito che l’amministrazione pubblica è tenuto ad effettuare verso i precari che decidono di ricorrere al giudice del lavoro per essere risarciti per la mancata stabilizzazione". E' quanto si legge in una nota dell'Anief.
“Il testo pubblicato in Gazzetta - precisa - contenente ‘disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi derivanti da atti dell'Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano’, di fatto apre le porte per il risarcimento danni a favore di circa 400mila precari con più di tre anni di servizio: grazie all’azione vincente del nostro sindacato, ogni dipendente della scuola che si trova in questa situazione, quindi con oltre 36 mesi di servizio da supplenze alle spalle, ha la possibilità concreta di recuperare fino a 24 stipendi”. "Grazie all’intervento decisivo dell’Anief - commenta il suo presidente nazionale Marcello Pacifico - il Governo italiano ha portato a 24 mensilità l’indennizzo rivolto ai precari della scuola con più di 3 anni di servizio su posto vacante: è un atto inevitabile, come abbiamo sempre detto, per rispondere alla procedura di infrazione attivata nei confronti dell’Italia. Ora, dopo questo risultato, lotteremo ancora con più vigore per fare introdurre il doppio canale di reclutamento come misura di prevenzione della supplentite cronica”.