"Bisogna ripartite dell'educazione dei nostri studenti e delle nostre studentesse per radicare e far fiorire la cultura del rispetto per la persona umana, per la donna in una società dove purtroppo permangono ancora diverse discriminazioni dentro le nostre famiglie e nella vita sociale.
Nell'ultimo contratto di lavoro per i lavoratori di Scuola, Università e Ricerca, come sindacato abbiamo proposto e ottenuto di aumentare i giorni di congedo per le donne vittime di violenza ma questo è un piccolo risarcimento a una male che deve essere estirpato alla base con la costruzione di un modello di vita sociale nuovo, sfida della comunità educante di oggi". Lo ha dichiarato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne con le ultime globali stime a dire poco allarmanti: è stato calcolato che solo nel 2023 a livello mondiale "ogni giorno 140 donne e ragazze perdono la vita a causa della violenza domestica, con una vittima ogni 10 minuti". Pacifico ha ricordato che "è passato un anno dalla Legge 24 novembre 2023, n. 168 recante disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica, eppure in Italia abbiamo dovuto registrare 100 vittime accertate di femminicidio, una ogni tre giorni, con aumenti tra gli uomini assassini tra gli under 25 e gli over 67. Si è fatto tanto, forse, ma non abbastanza. Il tema del patriarcato nella nostra società ha radici storiche, culturali che creano il terreno fertile perché certi atteggiamenti aggressivi si trasformino in violenza pura, annullamento dell'individuo, femminicidio". Secondo il sindacalista autonomo, dunque, "possiamo costruire una società più giusta dove la donna possa essere finalmente rispettata e lo dobbiamo fare a partire dalle nostre scuole che sono rosa per il 77% delle nostre educatrici".