"Per ragioni processuali, la Corte Costituzionale ritiene legittimo l’obbligo vaccinale per il Covid e la sospensione degli stipendi per il personale sanitario e scolastico non vaccinato. Per l'ufficio legale Anief, unico sindacato a promuovere ricorsi per difendere i diritti di 4mila lavoratori, comunque la battaglia legale continua, perché ora la parola passa alla Corte di Giustizia europea". A sostenerlo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, il quale ricorda che "si attende ancora la calendarizzazione dell'udienza in Corte di giustizia Ue della causa C-725/21 sollevata dal Tribunale di Padova sulla compatibilità della legislazione italiana sull'obbligo vaccinale rispetto al Regolamento Europeo n. 507/2006 e n. 953 del 2021 e sul rispetto degli articoli 3, 35, 41 della Carta di Nizza".
"In caso di accoglimento - precisa il sindacalista - sarà possibile adire il giudice del lavoro per disapplicazione la normativa interna ritenuta costituzionale e risarcire i ricorrenti. A nostro parere l’ultima parola sull’iter giudiziario dei ricorsi patrocinati da Anief rimane ancora da pronunciare".
“Senza risorse aggiuntive, i 300 milioni del Miglioramento dell’offerta formativa, che il ministro dell’Istruzione avrebbe voluto utilizzare per il ‘merito’ del personale, dovranno necessariamente tornare alla contrattazione per il rinnovo del contratto e quindi ad aumentare gli stipendi del personale scolastico”. A ricordarlo è oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, alla luce dei soli 100 milioni presenti nel decreto legge n. 176 Aiuti quater per questo capitolo di spesa pubblica.
"Malgrado il rinnovo del contratto del periodo 2019-21, per i lavoratori statali si prospetta un 2023 ancora più avaro dell’ultimo periodo: non risulta, infatti, che vi sia alcun aggiornamento sulla mancata copertura in Legge di Bilancio dell’indennità di vacanza contrattuale da assegnare per legge nei periodi, come l’attuale, di mancato rinnovo del ccnl.