"Più che arrivare al 2% del Pil per le spese militari - dice il leader del giovane sindacato Anief, Marcello Pacifico - riteniamo importante aumentare di 2 punti le spese del Pil per l'Istruzione e la Ricerca: è un investimento che sul lungo periodo porterebbe solo benefici, culturali e sullo stesso prodotto interno lordo, perché si produrrebbe minore disoccupazione e una crescita dell'economia. Per fare questo, assieme ai miliardi del Pnrr, vanno aggiunti investimenti a regime per fare crescere gli organici del personale, il tempo scuola, l'assunzione a tempo indeterminato dei tanti precari con almeno 36 mesi svolti, l'introduzione pratica dei coordinatori Ata, figure professionali previste ma dimenticate, le compresenze in tutti i cicli scolastici, l'assegnazione di docenti specializzati alla primaria e l'addio alle classi pollaio con il dimezzamento di alunni per classe e il ripristino dei 4mila istituti cancellati. Anche per questo motivo - conclude Pacifico - domani la scuola si ferma per l'intera giornata". Anief ricorda che la spesa per l'istruzione in Italia si conferma tra le più basse nell'Unione europea, soprattutto dopo che è diminuita complessivamente del 7 % nel periodo 2010-2
(ANSA) - ROMA, 23 MAR - È arrivato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Ucraina con le misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi dovuta all'invasione. Per la scuola è stato incrementato il Fondo per l'emergenza epidemiologica da COVID-19, per l'acquisto di dispostivi di protezione, l'igiene individuale e degli ambienti, con un limite di spesa di 30 milioni di euro nel 2022. Tra le misure, c'è anche la proroga dei contratti Covid, per i quali vengono destinati altri 170 milioni, con una novità: se nella bozza del decreto riaperture e nel comunicato del governo si lasciava intendere che la proroga dei contratti docenti e ATA anche dell'infanzia (dove la scuola termina il 30 giugno) non andasse oltre il 15 giugno, nel rinnovato articolo 36 si riporta che il termine dei contratti già "prorogati fino al 31 marzo 2022, può essere prorogato fino al termine delle lezioni dell'anno scolastico 2021/2022, e comunque non oltre il 15 giugno 2022, salvo che per le scuole dell'infanzia statali di cui all'articolo 1 del decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59 nelle quali il termine è prorogato fino e non oltre il 30 giugno". Anief reputa importante avere ottenuto questo risultato, e rilancia sulla necessità di inserire tutti i posti dell'organico Covid in organico di diritto, quindi non associato all'emergenza pandemica ma alla estrema necessità delle scuole di tali professionalità. "Dobbiamo ricordarci che i circa 50mila docenti e Ata assunti a seguito della pandemia da Covid19 - dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - corrispondono ad appena un quinto dei posti tagliati negli ultimi dodici anni nell'indifferenza dei tanti governi che si sono succeduti nel frattempo. Se davvero si vuole rilanciare l'Istruzione in Italia, grazie anche agli oltre 15 miliardi del Pnrr, allora voltiamo pagina e cancelliamo una volta per tutte gli effetti nefasti del dimensionamento avviato nel 2008 con la Legge 133". (ANSA).
Si è svolto oggi l’incontro della commissione paritetica ARAN-Sindacati istituita lo scorso dicembre per valutare, sulla base dei dati sul monitoraggio delle astensioni da lavoro – l’effettivo contemperamento dei diritti di sciopero e di istruzione, entrambi costituzionalmente garantiti. Per ANIEF erano presenti il Vicepresidente nazionale Gianmauro Nonnis e il Segretario Generale Marco Giordano.