"L'allungamento del calendario scolastico per recuperare le ore di lezioni in presenza perse deve essere inteso come un atto volontario e da includere come attività aggiuntiva con compenso ulteriore": a dirlo è Marcello Pacifico, presidente Anief. "Se il recupero - dice il sindacalista - è inteso come attività aggiuntive retribuite e in maniera volontaria, un po' come avvenuto a settembre, va bene. Se invece questo recupero va inteso che il lavoro che si sta facendo in questo momento non viene preso in considerazione allora non siamo d'accordo". (ANSA).
"È arrivato il momento che un ministro del Lavoro prenda di petto la situazione del personale non di ruolo e dica basta alla precarietà nella scuola, nell'università, nella ricerca e nell'Afam. Basta, quindi, con la supplentite nella pubblica amministrazione: basti pensare che negli ultimi otto anni il 35% di posti in più per gli infermieri e medici sono stati dati ai ecari. Bisogna finirla con questo tipo di amministrazione per fare rilanciare la macchina dello Stato". A dirlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel corso di un'intervista rilasciata a Italia Stampa, che anche con il nuovo esecutivo Draghi si posiziona in difesa dei tanti precari nella Pa, in particolare nella scuola dove la percentuale di supplenti è ormai doppia al resto del pubblico impiego e superiore al 20% rispetto al personale di ruolo.
Il presidente Anief Marcello Pacifico commenta favorevolmente gli assi che dovrebbero essere seguiti dalla nuova maggioranza parlamentare: il nuovo dicastero della Transizione ecologica, forti investimenti su digitalizzazione e per il rilancio della scuola. ''Sono temi - dice il sindacalista - che stiamo cercando di sviluppare dalla nostra fondazione, insieme allo sviluppo del patrimonio culturale come chiesto all'ex commissario straordinario alla Spending review Carlo Cottarelli già otto anni fa. Ma per affrontare questi temi bisogna coinvolgere tutti gli attori che hanno un ruolo attivo nello sviluppo nazionale, nessuno scluso, senza i quali gli investimenti che l'Unione europea si accinge ad accreditarci rischiano di essere spesi male e di tradire l'interesse generale del Paese''.
ROMA, 10 FEB - No all'allungamento del calendario scolastico perché non ve ne sono i presupposti; la prossima maturità si dovrà svolgere ancora con un unico orale, come nel 2020; assumere subito i precari con canale riservato, come ci chiede l'Europa perché i supplenti con 36 mesi hanno competenze da vendere e non squalificano la didattica; estendere l'obbligo formativo dai tra anni fino alla maggiore età degli alunni; classi da massimo 15 alunni, con Lim e connessioni web veloci: sono questi, secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, i punti prioritari che il nuovo Governo di Mario Draghi dovrà mettere in agenda per rilanciare la scuola. "L'unica ipotesi per cambiare il calendario scolastico potrebbe essere giustificata soltanto da una chiusura totale di tutte le attività didattiche", dice. (ANSA).
“Aveva ragione l'Anief e il Consiglio di Stato: lo scrive a chiare lettere con un'Ordinanza esemplare ottenuta dagli Avvocati Ida Mendicino e Donatella Longo ed emanata oggi in favore di quei candidati che, secondo il dd n. 510/2020 non avrebbero potuto partecipare al Concorso Straordinario perché non erano formalmente iscritti ai corsi di specializzazione sostegno (Tfa) perché non avviati entro il 29 dicembre 2019 o non conclusi entro il termine fisso previsto". Lo annuncia una nota dell'Anief.
No "all'allungamento del calendario scolastico perché non ve ne sono i presupposti; la prossima maturità si dovrà svolgere ancora con un unico orale, come nel 2020; assumere subito i precari con canale riservato, come ci chiede l'Europa perché i supplenti con 36 mesi hanno competenze da vendere e non squalificano la didattica; estendere l'obbligo formativo dai tra anni fino alla maggiore età degli alunni; classi da massimo 15 alunni, con Lim e connessioni web veloci". Sono questi, secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, i punti prioritari che il nuovo Governo di Mario Draghi dovrà mettere in agenda per rilanciare la scuola.
''Pensare di allungare l'anno scolastico per recuperare le carenze formative derivanti dal lockdown e dai problemi didattici che ha creato la pandemia non ci trova d'accordo: la didattica a distanza è stata regolarizzata e va considerata alla pari delle lezioni in presenza''. Marcello Pacifico, presidente Anief, interviene su uno dei punti principali illustrati dal presidente incaricato Mario Draghi ai partiti politici durante il secondo giro di consultazioni in vista della formazione del Governo.
Secondo l'elaborazione dati del Ministero dell'istruzione curata da Tuttoscuola, nel 2013-14 nella scuola dell'infanzia statale erano iscritti 1.030.367 bambini; tre anni dopo si è scesi a 978 mila, nel 2018-19 a 918 mila e nell'anno in corso a 875 mila alunni. Per Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ''100 mila iscrizioni in meno negli ultimi due anni è un chiaro segnale di come sia fallita la riforma della Buona scuola percorso 0-6 anni; è necessario puntare sulla proposta Anief, con anticipo dell'obbligo scolastico a 3 anni di vita, come chiesto nel Recovery plan sul diritto alla studio e come vuole l'Europa che punta a garantire il diritto all'istruzione nell'infanzia"