Prima il Consiglio di Stato, adesso anche la Corte di Cassazione: il servizio di leva obbligatorio e quello civile ad esso equiparato sono sempre utilmente valutabili, sia ai fini della carriera sia per l'accesso alle immissioni in ruolo e quindi pure per il punteggio da conseguire nelle graduatorie dei precari dei docenti e del personale Ata.
La Suprema Corte si è espressa con sentenza 15965/24 riconoscendo infatti il punteggio pieno per servizio militare o civile prestato non in costanza di nomina. A renderlo noto è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, il quale ricorda che "sulla validità della leva obbligatoria e civile equiparate si sta sempre più consolidando un'ampia giurisprudenza favorevole ai nostri ricorsi. Pesa tantissimo, sulle sentenze, il parere emesso dal Consiglio di Stato, nell'estate del 2022, quando ha spiegato i motivi del sì al servizio svolto alle dipendenze dello Stato che va sempre considerato nelle graduatorie e con totale considerazione numerica". "I lavoratori della scuola, insegnanti e personale Ata, possono quindi ottenere la piena valutazione servizio militare prestato sia in costanza che non in costanza di nomina e questo vale sia per le graduatorie pre-ruolo che dopo quelle la sottoscrizione del contratto a tempo indeterminato. Il giovane sindacato consiglia, pertanto, di contattare una delle proprie sedi territoriali e se vi sono i presupposti di presentare ricorso in tribunale", conclude il presidente dell'organizzazione autonoma. Il sindacato annuncia i ricorsi.
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