L’operazione, che per lo Stato e i cittadini non comparta aggravi di spesa, andrebbe estesa al funzionamento degli istituti, dove il personale continua a svolgere la loro quotidiana attività professionale per puro spirito etico-professionale, a fronte di incentivi che possono essere paragonati ai rimborsi spese di chi fa volontariato
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): un provvedimento intelligente del Governo che ora va allargato. Il sindacato coglie l’occasione per fare i migliori auguri di buon lavoro a Davide Faraone, neo eletto sottosegretario all’Istruzione.
L’azione martellante dell’Anief porta risultati concreti anche sul fronte legislativo: poche ore fa il Consiglio dei ministri ha infatti approvato in via definitiva un regolamento per destinare parte dell'otto per mille alle scuole. In particolare, i fondi, che hanno ricevuto il parere favorevole del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari di merito, potranno essere destinati alla sicurezza e agli adeguamenti antisismici degli edifici scolastici.
Il provvedimento governativo è in realtà un vecchio “cavallo di battaglia” dell’Anief. E dà seguito e va a completare quello sulla stessa materia approvato nella Legge di Stabilità 2014, frutto di un emendamento del Movimento 5 Stelle, che già prevedeva di destinare una quota pari all'otto per mille dell'Irpef per interventi di "ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico" degli edifici scolastici. E che aveva allargato gli interventi statali a quelli per il miglioramento "degli immobili di proprietà pubblica adibiti all'istruzione scolastica", come indicato nell’iniziale proposta, presentata nella precedente legislatura dall’on. Tonino Russo (Pd),
Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, quella presa dal Governo sull’8 per mille “è una decisione saggia che per lo Stato non comporta alcun aggravio di spesa. Inoltre, è una modalità che permette ai cittadini italiani, anche nel loro caso senza aggravio di spese, di concorrere alla qualità delle nostre scuole, anche e soprattutto alla luce della dei tagli ai finanziamenti prodotti negli ultimi anni al comparto Scuola”.
“Certo, si poteva fare di più – continua il sindacalista -, allargando il provvedimento al finanziamento per i progetti e le attività di rinforzo della didattica: il dimezzamento abbondante a cui è stato sottoposto il fondo d’istituto nell’ultimo triennio, per la decisione scellerata, sottoscritta da alcuni sindacati, di sovvenzionarvi gli scatti di anzianità, anziché pretendere risorse ‘fresche’, ha infatti messo le scuole in ginocchio. Si tratterebbe di un segnale di incoraggiamento a quel personale, quasi un milione di lavoratori tra docenti e Ata, che continua a svolgere la propria quotidiana attività professionale extra-didattica per solo puro spirito etico, a fronte di incentivi che possono essere paragonati ai rimborsi spese di chi fa volontariato”.
“Basta ricordare – conclude Pacifico – che oggi ad un insegnante coordinatore di classe vengono corrisposti annualmente cifre che si aggirano sui 100-200 euro lordi l'anno, con tutto il lavoro che comporta, anche di raccordo con la dirigenza scolastica e con le famiglie degli studenti. Per non parlare dei docenti a cui sono stati affidati le funzioni cosiddette “strumentali”, ovvero incaricati di impegnative attività annuali di coordinamento delle attività caratterizzanti l’offerta formativa (Pof, orientamento, progettazione, collegamento con enti esterni e mondo del lavoro, disabili e via dicendo): ad ognuno vanno ormai corrisposti, sempre annualmente, non più di 300-400 euro lordi. Che corrispondono a meno di 200 euro netti”.
L’Anief, comunque, plaude all’approvazione di una provvedimento normativo migliorabile, ma comunque finalmente emanato, senza se e senza ma, a favore delle scuole italiane. Il sindacato autonomo, inoltre, coglie l’occasione per fare i migliori auguri di buon lavoro a Davide Faraone, neo eletto sottosegretario all’Istruzione.
Per approfondimenti:
Anief: inserire la ‘scuola pubblica’ tra i destinatari della quota di 8 per mille dell’Irpef
OTTO PER MILLE PER LE SCUOLE
Regolamento recante modifiche ed integrazioni in materia di criteri e procedure per l’utilizzazione della quota dell’otto per mille dell’IRPEF devoluta alla diretta gestione statale (decreto presidenziale – esame definitivo)
Su proposta del Presidente del Consiglio è stato approvato in via definitiva un regolamento che modifica ed integra la precedente normativa in materia di criteri e procedure per l'utilizzazione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale. Con queste modifiche il Governo si adegua a quanto previsto dalla legge di stabilità per il 2014 che, all’articolo 1, comma 206, ha innovato la disciplina della destinazione della quota prevedendo l’aggiunta alle quattro tipologie già previste (fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione di beni culturali) di una quinta tipologia costituita da “ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all'istruzione scolastica”.
Il regolamento ha ricevuto il parere favorevole del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari di merito.