Aprire a modelli come quello presentato dalla regione Lombardia avrebbe condotto verso un modello palesemente incostituzionale.
“Sentire il Ministro dell’Istruzione che la competenza nella assunzione del personale rimane ad esclusivo appannaggio dello Stato ci rassicura. Sono parole importanti, perché stoppano sul nascere certe ‘fughe in avanti’ incostituzionali, come il progetto di legge della Lombardia attraverso cui il Presidente Formigoni vorrebbe selezionare nuovi docenti per mezzo di concorsi locali”. Così Marcello Pacifico, Presidente dell’Anief, commenta le parole espresse dal Ministro Profumo, durante un question time tenuto oggi alla Camera, a proposito della volontà di avviare forme di assunzione localistiche di chiara ispirazione federalista.
“Se il Ministro Profumo è stato oggi costretto a riaffermare la competenza dello Stato sulla materia – sostiene il Presidente dell’Anief – lo si deve anche al nostro sindacato, che ha sin da subito respinto con forza e denunciato le incoerenze normative sull’apertura prospettata dallo stesso Ministro al Presidente Formigoni durante l’incontro tenuto tra i due alcuni giorni fa a Milano”.
“Certo, è incredibile che debba essere stato un’organizzazione sindacale – continua Pacifico – a ricordare al Ministro che il reclutamento delle amministrazioni pubbliche del comparto Scuola è di pertinenza esclusiva dello Stato. E che l’ordinario svolgimento delle attività didattiche deve essere svolto da docenti assunti obbligatoriamente dallo Stato e non dalle singole Regioni”.
Il Presidente dell’Anief apprezza comunque il passo indietro fatto dal Ministro: “significa che finalmente, sempre anche grazie alle nostre pressioni, l’entourage di Profumo ha compreso l’altissimo rischio di rigetto di questa modalità di selezionare il personale perché incostituzionale. Inoltre, se il Ministro Profumo, come ha detto oggi, ascolterà le altre regioni si renderà conto che quella della Lombardia è un’iniziativa isolata”.