L’Anief non ci sta: Il Governo non ha voluto trovare 350 milioni di euro per assumere 10mila precari, vorrà dire che dovrà sborsare 60 milioni di euro per risarcire i 4mila ricorrenti dell’Anief.
Introducendo il vincolo economico dei “limiti dei risparmi di spesa accertati”, l'ultima versione dell’emendamento approvato dalle commissioni Affari costituzionali e Attività produttive della Camera ci regala un organico triennale dei lavoratori della scuola solo in apparenza legato alla “previsione dell'andamento demografico della popolazione in età scolare”: secondo l’Anief ancora una volta i vincoli di spesa si antepongono dunque all’istruzione dei suoi cittadini.
“La norma approvata – sostiene il Presidente dell’Anief, Marcello Pacifico – prende ulteriormente in giro i precari della scuola perché a novembre la Corte dei Conti ha certificato che non esiste nemmeno un euro di risparmio derivante dagli oltre 100mila tagli al personale effettuati negli ultimi tre anni”.
Per l’Anief se questo emendamento verrà portato sino in fondo, i precari della scuola, prima illusi e poi ancora una volta lasciati al loro destino, non verranno certo abbandonati dal sindacato: “vorrà dire – spiega Pacifico – che continueremo con maggiore determinazione a chiedere ai Tribunali della Repubblica la condanna del Ministero dell’Istruzione per abuso dei contratti a termine. I fatti parlano chiaramente a nostro favore: da Biella a Trani, mediamente ogni giudice ha già risarcito 15mila euro ad ogni precario ricorrente”.
L’amministrazione statale farebbe quindi bene a mettere in conto che la strategia adottata non porterà di certo solo economie di spesa. “Il Governo non ha voluto trovare 350 milioni di euro per assumere 10mila precari: vorrà dire che dovrà sborsare 60 milioni di euro per risarcire i soli 4mila ricorrenti dell’Anief”, conclude il Presidente del giovane sindacato.