Nella prima decade di settembre, dopo l'informativa odierna a Palazzo Vidoni, inizierà l'esame congiunto con le parti sociali sui criteri di attuazione per comparto e area.
Molti tagli potrebbero essere assorbiti dal blocco del turn over ma potrebbero essere concertati criteri per trasferimenti intercompartimentali, riqualificazione e prepensionamento. Il ministro Patroni Griffi ha ribadito come il taglio del 10% del personale e del 20% dei dirigenti dello Stato non poteva essere contrattato essendo un obiettivo di finanza pubblica legato a un nuovo disegno della macchina ammnistrativa.
Per Marcello Pacifico, presidente Anief e delegato Confedir ai quadri e direttivi, i nuovi tagli non serviranno a molto visto che i 270.000 posti già tagliati negli ultimi sei anni non hanno evitato l'aumento del deficit, degli interessi sul debito e dello spread.