Pressato dalle iniziative giudiziarie annunciate dall’Anief per il rispetto della sentenza n. 147/12 della Consulta che ha coinvolto Dirigenti, DSGA e RSU, il Governo sembra aver trovato un accordo con le Regioni che garantisca il personale in esubero, da discutere nella prossima conferenza e trasformare in legge. 900 alunni per ogni scuola autonoma di ordine e grado.
All’indomani della pubblicazione della sentenza della Corte costituzionale (7 giugno 2012) che annullava l’art. 19, c. 4 della Legge 111/11, l’Anief aveva invitato – invano – le Regioni a riesumare i vecchi decreti assessoriali emanati prima dell’applicazione della norma cancellata dal nostro ordinamento. Anche il Governo era rimasto sordo all’appello, emanando prima un decreto ministeriale sulla mobilità del personale dirigente (che, addirittura, richiamava nelle premesse la norma censurata), poi un decreto interministeriale sull’organico del personale ATA che disciplinava i trasferimenti del personale DSGA in esubero (770 unità) ai sensi di un articolo di legge ormai inesistente.
Contro questi provvedimenti, l’Anief aveva annunciato già quest’estate di voler ricorrere al Tar Lazio per ripristinare lo stato di diritto. Se le competenze sull’organizzazione e la distribuzione del personale sono dello Stato, però, l’ultima azione promossa dal Sindacato, nel mese di settembre, per le RSU elette nelle scuole dimensionate, non è passata nell’indifferenza. Cosicché dopo una diffida ben circonstanziata, il Miur il 2 ottobre ha ricordato ai dirigenti scolastici come queste RSU dovranno rimanere in carica fino a quando non sarà data dall’ARAN una nuova interpretazione al CCNQ vigente, anche alla luce delle possibili modifiche che la rete scolastica potrebbe subire a seguito della sentenza della Consulta richiamata dall’Anief. Ed ecco che, a pochi giorni da quel comunicato ma anche dalla scadenza per la presentazione dei ricorsi al Tar Lazio annunciati dall’Anief, il Governo sembra aver trovato la quadra nel ripristinare un’istituzione scolastica su due, tagliata la scorsa estate, con l’accordo delle Regioni, come la nostra Costituzione prevede. Sembra che il nuovo criterio (900 alunni) sia uniforme per ogni istituzione di ordine e grado.
Esprime soddisfazione il presidente dell’Anief e delegato Confedir alla Scuola, Marcello Pacifico, che auspica come l’accordo posse essere firmato il prima possibile per porre fine al palese stato di illegalità, con precise clausole di salvaguardia deputate a tenere conto delle specificità territoriali. Ancora una volta l’azione tempestiva, ancorché isolata, dell’Anief dopo un ricorso in Tribunale spinge il Governo a ripristinare il diritto: vi saranno più posti per dirigenti scolastici e personale ATA, mentre sarà salvato il posto di lavoro dei direttori dei servizi generali e amministrativi in esubero.