Scuola: il Governo continua ad attaccarla, ma dovrebbe chiedere scusa

Così commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e delegato Confedir alla scuola, le ultime dichiarazioni del ministro Cancellieri e del sottosegretario Polillo. Troppi luoghi comuni che dimostrano qualunquismo e improvvisazioni.

La scuola ha pagato più di tutti gli altri settori del pubblico impiego con il 75 per cento dei tagli negli ultimi sei anni, più di 200.000 posti bruciati al netto di pensionamenti e turn over. Mentre l'orario di lavoro non può essere relegato a quello di lezione né paragonato a quello degli operai, quando negli altri Paesi OCSE è di poco superiore (dalle 30 alle 70 ore) ma molto meglio pagato a fine carriera (8.000 euro).

Sull'aumento delle 18 ore, gli esponenti del Governo farebbero bene non soltanto a fare un passo indietro ma a chiedere scusa per non cadere nella tragicommedia e alimentare una campagna di veleni che i nostri insegnanti non meritano. Non bisogna dimenticare che da loro passano le generazioni del domani. Altro che pianti...