Docenti e Ata ancora in attesa delle 15mila assunzioni annunciate per l’anno scolastico 2013/14: la carenza di posti a disposizione, per alcuni insegnamenti e classi di concorso, rende impellente l’attivazione di una graduatoria di merito per gli idonei del concorso a cattedre.
Continua l’assordante silenzio del Miur sulle 15mila immissioni in ruolo annunciate ormai due mesi fa in Parlamento dal Ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza: anche se rimangono un’offesa alla categoria, perché rappresentano poco più del 20% dei posti vacanti da chiedere, queste assunzioni permetterebbero di alleviare una parte dei problemi legati alla mancanza di continuità didattica di cui soffre il nostro sistema scolastico.
Occorre ricordare che si tratta di una quantità quasi dimezzata anche rispetto al decreto interministeriale del 3 agosto 2011, in base al quale nell’anno 2013/2014 era stata stabilita l’assunzione di 22mila docenti e 7mila Ata. E che in realtà, solamente tra i docenti, le assunzioni dovrebbero essere almeno 50mila: stiamo parlando di oltre 23mila tra curricolari e sostegno, più altri 27mila solo di sostegno che il Ministro ha detto di voler trasformare da posti in deroga in unità da aggiungere all’organico di diritto e che il collega a capo della Funzione Pubblica, Gianpiero D’Alia, si appresta a formalizzare in questa direzione attraverso un decreto di ampio respiro in via di presentazione al Consiglio dei Ministri, contenente, tra le altre cose, disposizioni sull’attivazione di concorsi riservati per i dipendenti pubblici precari, gli inidonei e sopranumerari Itp, i quota 96, i docenti AFAM e gli idonei ai vari concorsi per dirigente scolastico.
Premesso ciò, secondo il sindacato, assume dei contorni sempre più paradossali la mancanza di notizie ufficiali sulla conferma, sulla suddivisione e sui tempi relativi all’assunzione del contingente di docenti e Ata da assumere in vista dell’ormai imminente anno scolastico. Mentre da diverse regione – come Piemonte, Friuli, Liguria, Molise, e Puglia - continuano ad arrivare le graduatorie provvisorie dei vincitori del concorso degli 11.542 posti complessivi, frutto del lavoro estivo delle commissioni di valutazione delle prove dei candidati, non si capisce perché dall’amministrazione di Viale Trastevere non si procede all’attivazione del decreto sulle assunzioni.
I vincitori del concorso nazionale e coloro che risiedono nelle GAE (cui spettano la metà dei posti) non possono essere lasciati al loro destino, dopo aver dimostrato - attraverso una prova preliminare, tre scritti, due colloqui orali e, in alcuni casi, anche una verifica pratica – di meritare di fare gli insegnanti. E chiedono di rendere esecutivo un loro diritto. In ballo c’è anche l’avvio dell’ennesimo anno scolastico inficiato da un tourbillon di cambi continui di insegnanti, di cattedre scoperte, assegnate provvisoriamente e di docenti precari (visto che pure le supplenze annuali verrebbero assegnate con inspiegabile ritardo) che vagano per oltre 8mila scuole.
Anief conferma che è sempre possibile avviare il ricorso per ottenere una graduatoria di merito, all’interno della quale andrebbero collocati tutti coloro che sono risultati idonei al termine del concorso a cattedra. Una graduatoria che si rende ancora più necessaria alla luce delle tante cattedre scomparse a seguito dei tagli agli organici, al dimensionamento e al blocco del turn over imposto dalla riforma Fornero.