° La nota MIUR n. 21129 del 16 luglio 2015 sull’assegnazione provvisoria interprovinciale
Tempestivamente reclamata dal nostro sindacato, la Nota dispone un nuovo termine – il 27 luglio – per l’inoltro delle domande di assegnazione provvisoria interprovinciale.
L’Anief aveva posto in evidenza una contraddizione interna alla Legge 107/2015: se da una parte concede di superare il vincolo triennale introdotto dalla stessa riforma, dall’altra fa riferimento ai "posti dell'organico dell'autonomia", i quali però vedranno la luce solo nel 2016. Questa della mobilità dei neoimmessi in ruolo è una questione che l’ANIEF punta da tempo avendone fatto oggetto anche di una proposta emendativa presentata dinanzi alle competenti commissioni parlamentari settime, proposta con la quale il nostro sindacato ha inteso tutelare il diritto di tutti i docenti di ruolo a presentare la domanda fuori dal vincolo triennale già da quest’anno. E per gli anni successivi perché la questione, adesso è che la deroga va mantenuta, a tutela dei 55 mila dell’organico funzionale che gli UU.SS.RR, dopo il 15 settembre e probabilmente entro dicembre, spalmeranno in tutta Italia incrociando le preferenza espresse dagli interessati (vale, ovviamente, il punteggio di ciascuno nella graduatoria di provenienza) e le disponibilità di cattedre. Chi non accetta, è tagliato fuori dalla fase nazionale “straordinaria” delle assunzioni. C’è chi sarà catapultato in provincie non gradite, a spendere tutto ciò che guadagnerà, se non di più, mentre i decisori politiche ideatori di queste norme “punitive” fruiscono di indennità di sede e di assortiti benefit, per il proprio lavoro. Molto importante sarà, per i colleghi precari, disegnare bene la graduatoria delle preferenze, all’atto della compilazione on line della rilevazione ministeriale, tramite il sistema POLIS (l’interessato accede con la propria password): il sistema automatico prospetterà l’elenco di tutte le provincie e l’interessato dovrà graduarle tutte. L’istanza è facoltativa e va inoltrata tra il 28 luglio e le ore 14,00 del 14 agosto p.v.; chi non la invia sarà escluso dal Piano straordinario di assunzioni. Pertanto, sarà per noi importante tutelare chi, costretto a far le valigie per accettare l’incarico, vorrà l’anno prossimo chiedere un trasferimento; dobbiamo ottenere che sia mantenuta la presente deroga del vincolo triennale: è una questione di diritti di cittadinanza (la circolazione sul territorio nazionale era interdetta in URSS), è una questione di dignità del lavoratore, è una questione di diritto delle famiglie (le giovani coppie avranno pure diritto a mettere al mondo figli, magari fruendo dell’assistenza delle famiglie d’origine), è una questione di soldi (provino i nostri geniali decisori politici a campare, fuori sede, potendo disporre di 1300 euro; perché questo è quanto lo Stato corrisponde per il lavoro dei docenti di prima nomina, probabilmente la stessa cifra che corrisponde mensilmente al parlamentare per spese di telefono, parrucchiere et similia). Ha da venir Baffone! La nota pubblicata adesso dal MIUR apre una nuova finestra di inoltro delle domande di assegnazione interprovinciale, secondo l'art. 1 comma 108 della legge 107 del 15 luglio 2015; eccone il testo: “108. Per l'anno scolastico 2016/2017 è avviato un piano straordinario di mobilità territoriale e professionale su tutti i posti vacanti dell'organico dell'autonomia, rivolto ai docenti assunti a tempo indeterminato entro l'anno scolastico 2014/2015. Tale personale partecipa, a domanda, alla mobilità per tutti gli ambiti territoriali a livello nazionale, in deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia, di cui all'articolo 399, comma 3, del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e successive modificazioni, per tutti i posti vacanti e disponibili inclusi quelli assegnati in via provvisoria nell'anno scolastico 2015/2016 ai soggetti di cui al comma 96, lettera b), assunti ai sensi del comma 98, lettere b) e c). Successivamente, i docenti di cui al comma 96, lettera b), assunti a tempo indeterminato a seguito del piano straordinario di assunzioni ai sensi del comma 98, lettere b) e c), e assegnati su sede provvisoria per l'anno scolastico 2015/2016, partecipano per l'anno scolastico 2016/2017 alle operazioni di mobilità su tutti gli ambiti territoriali a livello nazionale, ai fini dell'attribuzione dell'incarico triennale. Limitatamente all'anno scolastico 2015/16 i docenti assunti a tempo indeterminato entro l'anno scolastico 2014/2015, anche in deroga al vincolo triennale sopra citato, possono richiedere l'assegnazione provvisoria interprovinciale. Tale assegnazione può esser disposta dal Miur nel limite dei posti di organico dell'autonomia disponibili autorizzati”. Contro il vincolo triennale che blocca i docenti assunti a t.i. nella provincia di immissione in ruolo, l’ANIEF porta avanti da anni una forte iniziativa, nelle diverse sedi competenti, ispirandosi allo spirito della Costituzione che ai decisori politici dice sempre meno. Adesso, ecco un briciolo di ragionevolezza, il superamento del vincolo triennale ai neoimmessi in ruolo tempera, in parte, l’assurdità per cui la legge 107 del 15 luglio 2015 sancisce che, per tutta la durata della carriera, i docenti (e le loro famiglie) possano essere spostati a discrezione del d.s. e contro la propria volontà. I corifei di Renzi spiegano che le assunzioni sono fatte nell’interesse dello Stato, non dei docenti…! Quasi che sia interesse dello Stato creare difficoltà logistiche ed economiche all’insegnante e ai suoi figli, piuttosto che metterlo nelle condizioni migliori per dedicarsi al proprio difficilissimo lavoro (che richiede un impegno spirituale che questi decisori politici neanche sanno che cosa sia); quasi sia necessario, perché l’insegnante faccia bene il proprio lavoro, che passi sotto le Forche caudine. E, comunque, a parte le opinioni, le diverse sensibilità spirituali, i livelli di comprendonio, la maggiore o minore esperienza e ragionevolezza che ispirano le opinioni differenti al riguardo, resta tetragona la civiltà giuridica radicata nella gloriosa tradizione liberale europea che ha proclamato i diritti del Cittadino (non più suddito). In quest’ottica va letta la dichiarazione di Marcello Pacifico: “L’Anief tutelerà il diritto di tutti i docenti di ruolo a presentare la domanda fuori dal vincolo già da quest’anno e per quelli successivi. Ricordiamo, a tal proposito, che il diritto alla famiglia è protetto dalla Carta europea dei diritti dell’uomo e dalla direttiva UE 88/2004, approvata proprio a tutela dei ricongiungimenti familiari da attuare per motivazioni lavorativo-prefessionali. E favorire l’avvicinamento ai familiari dei lavoratori è previsto anche dalla nostra Costituzione: i giudici, a differenza del legislatore, lo sanno bene”. E’ da notarsi che il Giovane sindacato sa interpretare lo spirito della Costituzione (e la cosa non meraviglia, visto che per insegnare occorre, a differenza che per sedere in Parlamento) essere gente colta, ma è soprattutto da notarsi con preoccupazione e con stupore il tentativo di contenere i diritti costituzionali dei cittadini, da parte di tutti i governi più recenti, tutti malaticci: - perché insediati al di fuori delle logiche democratiche; - perché realizzano programmi politici differenti rispetto a quelli presentati agli elettori; - perché sottraggono, di fatto, al parlamento il potere legislativo. Nell’ancora breve periodo dalla sua nascita, questo sindacato-Davide ha ripetutamente steso con la fionda, in sede legale e fino alla Corte costituzionale, il MIUR-Golia – che pure si avvale di fior di funzionari e avvocati dello Stato - ed è riuscito a smontare equilibri consolidati sparigliando i giochi dei parrucconi e svergognando la piaggeria dei cortigiani che continuano ad adulare il “re nudo”. Leonardo MAIORCA