° Aggiornamento delle GaE. Sembra prevalere il buon senso
l’Avvocatura generale dello Stato, richiesta di parere dal Miur, ha risposto che non è possibile impedire lo spostamento di provincia senza una norma di legge ad hoc.
Tuttavia, i tempi stringono ed è pericoloso cercare di aggirare la recente sentenza della Consulta che dà ragione alle tesi dell’ANIEF. In Parlamento, una tale norma avrebbe scarso consenso perché uno schieramento trasversale ai partiti chiede di procedere all’aggiornamento a pettine consentendo, contestualmente, la scelta di una nuova provincia d’inserimento. Contro questo schieramento resta la Lega nord, ostile all’aggiornamento a pettine delle GaE. Secondo una valutazione ufficiosa (riportata da Alessandra Ricciardi su ItaliaOggi del 19 aprile), se passasse l’inserimento a pettine, oltre la metà dei posti che saranno autorizzati per le regioni del nord andrebbero a personale del sud. Le nuove assunzioni (sembra trentamila, come la Gelmini ha detto durante la trasmissione Ballarò del 19 aprile) saranno più numerose rispetto ai due anni precedenti anche se non si realizzasse ciò che, in altra occasione, la ministro ha detto: di volere chiedere al Tesoro “assunzioni su tutti i posti vacanti e disponibili”. In una recente intervista, rilasciata a La tecnica della scuola (20 aprile 2011) il presidente Marcello Pacifico ha così sintetizzato la posizione dell’ANIEF: “Il governo, a questo punto, deve inserire a pettine i ricorrenti, anche nelle province di coda, operare una ricognizione degli aventi diritto ai contratti per il biennio 2009/2011, e deve aggiornare le graduatorie consentendo il trasferimento per il biennio 2011/2013. Il commissario ad acta ha ricordato ai dirigenti dell’Amministrazione centrale e periferica del Miur i rischi di una denuncia per danno erariale e reato penale, nella mancata esecuzione della sentenza della Consulta, grazie ad alcune ordinanze ottenute dall’ANIEF. Prevediamo l’emanazione del decreto di aggiornamento delle graduatorie, per fine mese, perché l’ipotesi di un decreto di rinvio è stata allontanata dall’azione bipartisan di 60 parlamentari che hanno chiesto al ministro Gelmini il rispetto della sentenza della Consulta. Sarebbe opportuno un intervento legislativo per consentire l’inserimento nelle graduatorie di diversi abilitati e specializzandi, e ribadire la competenza del giudice amministrativo per evitare un contenzioso inevitabile per i 5 anni precedenti”.
°Slitta a fine maggio la data per l’approvazione del conto consuntivo
Lo ha comunicato il Miur, con la nota del 14 aprile 2011, prot. n.2691
I consigli di circolo e d’istituto dovranno approvare il conto consuntivo dell’esercizio finanziario 2010 entro il 31 maggio prossimo (e non entro il 30 aprile); con questo differimento dei termini, il Miur e il Ministero del Tesoro danno maggior tempo per completare la nomina dei revisori dei conti, e danno più tempo all’organo collegiale per l’esame del bilancio.
° L’apprendistato farà il miracolo?
Per i giovani, il posto di lavoro diventa un miraggio, di anno in anno sempre più evanescente. Questo governo si vuole giocare la carta dell’apprendistato. Riportiamo alcuni dei dati contenuti dell’articolo di E. Marro “Il lavoro manuale (quasi sicuro)”
Il governo ha puntato sul riordino della formazione tecnica e, con il ministro Sacconi, sul nuovo apprendistato nelle tre forme previste dalla riforma (di base, professionalizzante, per l’alta formazione), con l’obiettivo di far diventare questo il contratto principale di ingresso dei giovani. Al momento siamo però lontani: gli apprendisti con età dai 14 ai 17 anni sono appena 213mila, lo 0,9 degli occupati, ma i giovani apprendisti sembrano gradire questa formazione-lavoro, se è vero che, tra essi, il tasso di abbandono è quasi inesistente (0,3%). Contemporaneamente le imprese denunciano che non riescono a trovare determinate specifiche competenze (in particolare nell’edilizia, nella siderurgia, nelle concerie), se non tra i lavoratori stranieri che vengono sostituendo, via via, i lavoratori che vanno in pensione. Il trend demografico, per l’invecchiamento della popolazione, comporta la ineluttabilità del’aumento dei lavoratori stranieri. Le più alte percentuali di possibilità di trovare lavoro entro tre anni dal diploma di scuola secondaria superiore si hanno tra coloro che hanno conseguito il titolo d studio in un istituto professionale (75,5%) o in un istituito tecnico (62,7%).
(Fonte: CORRIERE DELLA SERA – 19 aprile 2011)