Scuola: Aggiornamenti in progress lunedì 23 maggio 2011

° Migliaia di studenti stamani a Palermo, per ricordare Falcone e Borsellino

Si celebra oggi la ricorrenza del XIX anniversario della strage di Capaci.
L’appuntamento è a Palermo; il capoluogo siciliano sarà invaso oggi da migliaia di studenti che nel corso dell’a.s. hanno partecipato al concorso “Il mondo che vorrei” e ai percorsi di educazione alla legalità promossi dal Miur e dalla Fondazione Falcone. Il concorso, rivolto a 250 scuole di ogni ordine e grado, presenta questa traccia: “Il mondo che vorrei. Il trionfo della legalità, le minacce dell’ecomafia e il valore della memoria”. Gli elaborati realizzati dai ragazzi durante l’anno scolastico verranno esposti a Palermo nelle piazze cittadine, in Aula Bunker, lungo i cortei e nelle scuole partecipanti. Saranno 2500 circa gli studenti che sbarcheranno al porto di Palermo, da due navi. Cuore della manifestazione sarà il convegno dal titolo: “Giovanni e Paolo, due italiani”, che si svolgerà nell’Aula Bunker dell’Ucciardone. Gli studenti si divideranno tra Piazza Magione, il parco della Favorita, Partinico e Campofelice di Roccella.  In Piazza Magione sono installati i laboratori artistici e di animazione del Museo di Arte Contemporanea di Palazzo Riso, dell’Accademia di Belle Arti di Palermo e dell’Associazione “Vivi il Territorio”. Nel pomeriggio sfileranno due cortei: uno dall’Aula Bunker e l’altro da Via d’Amelio. Entrambi si riuniranno sotto l’Albero Falcone in via Notarbartolo per celebrare insieme il momento solenne del Silenzio che sarà eseguito dal trombettiere della Polizia di Stato, all’ora della strage. Grazie al progetto europeo promosso dalla Fondazione Falcone e finanziato dal programma comunitario “Europa per i cittadini” con sede a Bruxelles e dalla Regione Siciliana, arriveranno delegazioni di studenti da 14 Paesi d’Europa. Grande la mobilitazione, com’è attestato dai numeri: 50 gli autobus che le Forze dell’Ordine hanno messo a disposizione degli studenti e dei docenti per gli spostamenti a Palermo; 160le scuole di Palermo e provincia che lavorano da mesi per l'organizzazione della giornata; 500circa i volontari (Scout, Protezione civile, studenti universitari, Associazioni del territorio) impegnati per la riuscita della manifestazione; 1000le persone che parteciperanno al dibattito nell’Aula Bunker; 10.000il numero di studenti, docenti, genitori siciliani che hanno aderito alla manifestazione.
 
° Uno studio dell’Istat: “La lettura di libri” in Italia nel 2010
Riportiamo qualche passo del relativo comunicato (11 maggio), dal sito dell’Istat.
Nel 2010, il 46,8% della popolazione di 6 anni e più (26 milioni e 448 mila persone) dichiara di aver letto, per motivi non strettamente scolastici e/o professionali, almeno un libro nei 12 mesi precedenti l'intervista. Rispetto al 2009, si registra un aumento della quota dei lettori di libri dal 45,1% al 46,8%. Le donne leggono più degli uomini: le lettrici, infatti, sono il 53,1% rispetto al 40,1% dei lettori. Tra gli 11 e i 17 anni si riscontra la quota più alta di lettori (oltre il 59%). Si legge di più al Nord e nel Centro, con percentuali di lettori superiori al 50% della popolazione di 6 anni e più.                                 
                                                                         (Fonte: www. Istat.it/sala stampa/ Comunicati)
 
° Il Miur fissa per l’11 luglio la prova scritta per i presidi siciliani “congelati”
Verso la conclusione (forse) il tormentone del pasticciaccio brutto di via Fattori, ma incombe il rinvio, alla Consulta, della legge bipartisan (proponente l’on.Siragusa)
Nel 2009, il Cga aveva annullato il concorso lasciando in gravi ambasce i 426 vincitori. Dopo 4 anni di ricorsi e controricorsi, lo scorso 3 dicembre il parlamento aveva varato un compromesso che, rassicurati i vincitori, concedeva in qualche modo agli esclusi un certo vantaggio (il prossimo settembre, i candidati risultati “idonei” al concorso del 2005 si sottoporranno alla prova scritta potendone scegliere l’argomento; i 1100 candidati che erano risultati “bocciati” avranno il conforto di una seconda valutazione dell’elaborato che allora avevano presentato) rispetto a quelli che saranno i candidati che si sottoporranno alle prove concorsuali in base all’imminente nuovo bando. Vantaggio troppo misero se è vero, com’è vero, che alcuni degli esclusi non si sono dati per vinti ed hanno rilanciato in termini legali. Ecco, quindi, il possibile ulteriore inciampo sul cammino dei 426 candidati dichiarati “vincitori”: il 5 luglio il Consiglio di Giustizia Amministrativa potrebbe chiedere il giudizio della Consulta.
 
(Fonte: la Repubblica, 21 maggio, Salvo Intravaia)