° Esami di Stato 2010/2011 - I Ciclo
Il MIUR, D.G. per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica, ha diramato (26 maggio) la CM n.46 “Valutazione degli alunni ed esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione” che conferma le istruzioni diramate (CM n. 49 del 20 maggio) nell’a.s. 2010. Riportiamo le precisazioni più rimarchevoli.
- “Prove scritte delle lingue comunitarie”. L’attuale ordinamento della scuola secondaria di primo grado, prevede l’insegnamento generalizzato della lingua inglese per 2 ore settimanali e di una seconda lingua comunitaria per due ore settimanali. Infatti l’insegnamento della seconda lingua comunitaria è previsto, in via ordinaria, già dall’anno scolastico 2004/05 ed è oggetto di prova nell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione dall’anno scolastico 2006/07. A riguardo, la CM n. 28 del 15 marzo 2007 forniva orientamenti per la valutazione in via sperimentale della seconda lingua in sede d’esame… il Collegio dei Docenti poteva adottare tre soluzioni: 1. Prova scritta per la sola lingua inglese e valutazione della seconda lingua nell’ambito del colloquio interdisciplinare; 2. Unica prova scritta, svolta nella stessa giornata, per entrambe le lingue straniere, con unica votazione; 3. Prove scritte distinte svolte anche in giorni separati per le due lingue straniere, in presenza di consolidate esperienze di bilinguismo.
…. Poiché l’insegnamento della seconda lingua è giunto ormai a sistema in modo generalizzato e consolidato, la fase transitoria e sperimentale prevista dalla CM n. 28/07 è da ritenersi superata e, pertanto, si ravvisa l’opportunità che il collegio dei docenti preveda anche per la seconda lingua straniera un’autonoma valutazione all’interno dell’esame di Stato, al fine di garantire, come nelle originarie intenzioni del legislatore, pari dignità ai due insegnamenti. Di conseguenza le commissioni d’esame, nella loro funzione organizzativa, potranno stabilire se svolgere le prove scritte per le lingue comunitarie in un unico giorno o in 2 giorni, ferma restando l’opportunità che tali prove debbano svolgersi separatamente ed essere oggetto di autonoma valutazione. … Quanto sopra non riguarda le situazioni ove gli studenti si avvalgano delle ore di seconda lingua comunitaria per il potenziamento della lingua inglese o della lingua italiana. In tal caso, ovviamente, la II lingua comunitaria non è oggetto di prova di esame.
- “Espressione del voto finale in esito all’esame di Stato”. Il voto finale dell’esame conclusivo del I ciclo “è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5”. Per media dei voti deve intendersi la media aritmetica, in quanto la volontà del legislatore è stata quella di attribuire a tutte le prove d’esame uguale peso. Si esclude pertanto ogni possibilità di ricorrere alla media ponderata….. La Commissione esaminatrice può assegnare la lode con decisione presa all’unanimità ai candidati che conseguono il voto di dieci decimi.
- “Certificazione delle competenze. Va espressa mediante descrizione analitica dei diversi traguardi di competenza raggiunti accompagnata da valutazione in decimi, ai sensi dell’articolo 8, comma 1, del Decreto 122/09. Al riguardo si fa presente che i descrittori analitici, formulati solitamente in modo narrativo, si distinguono in livelli diversi di padronanza della competenza, che partono da un livello base fino all’eccellenza…. Per l’individuazione dei traguardi di competenza da certificare, nelle more della definizione di un modello nazionale di certificazione delle competenze al termine del I ciclo di istruzione, le istituzioni scolastiche faranno riferimento alle Indicazioni nazionali per il primo ciclo, che sono in atto oggetto di revisione.
° E’ problematico, per l’Italia, raggiungere gli obiettivi europei, nel campo dell'istruzione e dell’occupazione lavorativa
E’ la valutazione espressa su la Repubblica del 23 maggio scorso. Francia e Regno Unito sono i Paesi che fanno segnare il progress più veloce.
Per il nostro Paese sono piuttosto lontani, gli obiettivi fissati a Lisbona per questo decennio: - l’istruzione postsecondaria da conseguirsi per il 40% dei 30-34enni; -dispersione scolastica e abbandoni prematuri da contenersi al di sotto della soglia del 10%.; - occupazione lavorativa da assicurare almeno al 75%; - contenimento della quota di persone a rischio povertà.
(Fonte: www.republica.it, 23 MAGGIO 2011)