° Le note ragioni economico-politiche rallentano l’attività normativa sulla Scuola.
Si è fatta ormai lunga l’attesa: per il bando del corso-concorso a dirigente scolastico, per il bando dell’anno di specializzazione abilitante, per l’ordinanza sulle graduatorie d’istituto; la tempistica per le nuove assunzioni dei docenti risulta rallentata.
In tema di rallentamenti, ieri, in questa rubrica, abbiamo segnalato la norma del dl 13 maggio 2011, n. 70 “Prime disposizioni urgenti per l'economia” che sposta al 31 agosto il termine per le operazioni che gli uffici periferici del Miur erano tenuti a completare entro il 31 luglio (decreto-legge 3 luglio 2001, n. 255). In più occasioni abbiamo lamentato il ritardo sull’emanazione del concorso a dd.ss. (molte delle oltre 10mila presidenze sono in reggenza).
Nella imminente manovra finanziaria, per minimizzare il numero dei dd.ss. necessari, il Mef chiederà al MIUR di istituire gli IICC in numero crescente aggregando le scuole materne, primarie e secondarie di primo grado, e chiederà di sopprimere le dirigenze con incarico a t.i., nelle scuole con meno di 500 alunni. Più controversa, in atto, è la questione dei risparmi che il Mef vuole trarre dal settore sostegno e integrazione scolastica rendendo più rigida la procedura per ottenere la certificazione della disabilità (nella commissione assegnatrice, sarà inserito un funzionario dell’INPS). Il Corriere della Sera riferisce (30 giugno) la questione in questi termini: “Salta il tetto al numero degli alunni nelle classi dove ci sono alunni con disabilita’”: il massimo non sarà più di 20 alunni bensì quello vigente in atto per le classi senza disabili: 29 alla materna, 27 alle elementari, 30 dalla medie alle superiori; “l’anno prossimo la nuova regola varrà solo per le prime classi, e a patto che sia garantito il rapporto di un insegnante di sostegno per ogni studente disabile. In generale, il rapporto resta di due studenti per ogni insegnante di sostegno, e saranno ancora possibili le deroghe”. La scuola assicura solo la didattica restando invece a carico di altri soggetti (i.e. gli EE.LL.) la fornitura delle risorse necessarie al sostegno e all’integrazione; si prevede per il futuro di coinvolgere nella integrazione dei disabili non solo gli insegnanti di sostegno ma anche quelli di materie normali.
L’Anief è molto preoccupata degli effetti che il rallentamento dell’attività normativa del Miur produce sui precari e sugli abilitandi: si registra un certo ritardo nell’emanazione dell’ordinanza per le graduatorie di istituto, e i precari sono sulle spine dovendo decidere quale provincia chiedere; decisione importante e ancor più difficile del solito perché condizionerà l’avvenire addirittura per un triennio. Queste difficoltà dei precari, il ministro le capisce o le capiscono solo quelli che ci stanno dentro ? Discorso analogo va fatto per il ritardo del bando sul TFR, l’anno di specializzazione abilitante preannunciato con il D.M. n. 139 del 04 aprile 2011 sulla formazione iniziale degli insegnanti. Anche in questo caso, constatiamo la insensibilità del Miur rispetto all’urgenza delle scelte di coloro che si trovano in condizione lavorativa precaria; lo capiscono al Miur o non lo capiscono che procrastinare le scelte può significare, per un precario, dovere rinunciare a una chance immediata ? In materia di valorizzazione del sistema dell'alta formazione e specializzazione artistica e musicale, la VII Commissione permanente del Senato ha all’esame il progetto di legge AS1693 e attende il parere della Commissione bilancio. Al citato provvedimento (proposto dal sen. Asciutti), la commissione ha riunito proposte affini: tre a prima firma dello stesso Asciutti (n. 518 “Modifiche alla legge 21 dicembre 1999, n. 508, in materia di istituzioni di alta cultura”; n.1451 “Norme per la valorizzazione del sistema dell'alta formazione e specializzazione artistica e musicale”; n. 1693 “Valorizzazione del sistema dell'alta formazione e specializzazione artistica e musicale”); sei di altri proponenti: n.539 “Riordino delle norme in materia di formazione musicale e coreutica”; n. 912 “Modifiche alla legge 21 dicembre 1999, n. 508, recante riforma delle Accademie di belle arti, della Accademia nazionale di danza, dell'Accademia nazionale di arte drammatica, degli Istituti superiori per le industrie artistiche, dei Conservatori di musica e Istituti musicali pareggiati”; n.2276 “Norme sull’alta formazione artistica, musicale e coreutica”; n.2406 “Modifiche alla legge 21 dicembre 1999, n. 508, in materia di Conservatori di musica e di Istituti musicali pareggiati”; n.2415 “Modifiche alla legge 21 dicembre 1999, n. 508, e misure urgenti per il settore italiano dell'alta formazione artistica e musicale”; n. 2675 “Modifiche alla legge 21 dicembre 1999, n. 508, in materia di istituzioni di alta formazione musicale e coreutica”.