Diamo l’abstract dell’interpellanza, prima firmataria l’on.Coscia (PD), e della risposta
Punti cruciali dell’interpellanza: 1.- la C.M. n.37/2010 (definisce le norme per il calcolo organici dei docenti) è stata emanata il 13 aprile 2010, ma il decreto interministeriale sugli organici non è ancora stato emanato in via definitiva: c’è il rischio che si determini un contenzioso con i docenti in soprannumero; 2.- col prossimo a.s., la riduzione degli organici sarebbe di 31.390 posti cattedra e di 15000 posti di personale ATA (più di quelli preventivati nella CM n.37).
“E’ un dato inoppugnabile che nell’anno scolastico in corso sono presenti nelle scuole più studenti e meno personale docente e ATA rispetto a quello precedente. Gli studenti iscritti alle scuole di ogni ordine e grado, infatti, sono 7.805.947, con un aumento di 37.000 unità e, parimenti, si sono ridotti gli organici per il personale docente di oltre 42 mila unità e più di 15 mila posti per il personale ATA. Questi dati rappresentano la prima tranche della riduzione di oltre 132.000 unità che il Governo ha previsto, per il triennio 2009-2011, con l’art. 64 del Decreto Legge 112/2008, convertito con la legge 133/2008, realizzando così il più grande licenziamento di massa nella storia della pubblica amministrazione del nostro Paese…. Per il prossimo a.s. 2010/2011, il Governo si sta apprestando ad effettuare la seconda tranche dei tagli agli organici prevista dal citato art. 64 del DL 112. Infatti, la circolare del MIUR n. 37 del 13 aprile 2010 che definisce le norme per il calcolo degli organici dei docenti prevede una riduzione di 25.000 insegnanti (22.000 in organico di diritto e 3.600 in organico di fatto). Cifre rilevanti, ma contraddette per difetto da quelle contenute nella relazione tecnica allegata allo schema di decreto del Presidente della Repubblica “recante norme generali per la ridefinizione dell’assetto organizzativo-didattico dei centri di istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali”, attualmente in esame presso le commissioni parlamentari competenti. Dalla suddetta relazione tecnica si apprende che la riduzione degli organici conta ben 31.390 posti di personale docente e 15.000 posti di personale ATA…. La citata C.M. n. 37, che prevede una riduzione per la scuola superiore di circa 14.000 posti docente, non è stata diffusa contemporaneamente con i regolamenti di riordino di licei, tecnici e professionali (peraltro non ancora pubblicati in G.U. determinando lo stato di incertezza e confusione che ha accompagnato le iscrizioni alla scuola secondaria superiore) e cosa ancor più grave nemmeno trasmette il decreto interministeriale sugli organici; infatti, esso non è stato emanato in via definitiva, con il rischio che si determini un contenzioso con i docenti in soprannumero i quali potrebbero impugnare l’atto davanti al giudice del lavoro sostenendone l’illegittimità perché adottato in esecuzione di una circolare basata su decreto interministeriale inesistente; sulla base del predetto D.I.… “inesistente” sono stati formulati, da parte di dirigenti della Amministrazione scolastica centrale e periferica, migliaia di decreti riguardanti gli organici regionali, provinciali e di istituto che hanno comportato la soppressione di oltre 42 mila posti…”:
13 maggio 2010 Risposta del governo
“….. come risulta dal «Quaderno Bianco sulla Scuola» presentato nel settembre del 2007 dal precedente Governo, le cause delle criticità vengono da lontano e il disagio dei precari è da attribuire a precedenti gestioni che hanno ingenerato aspettative non fondate sulla reale capacità di assorbimento del sistema scolastico…. Da parte nostra, abbiamo preso l’impegno di tenere sotto controllo i conti pubblici eliminando sprechi ed inefficienze…La riorganizzazione della scuola, che è una realtà ineludibile, ha riguardato, per l’anno scolastico 2009-2010, circa 42 mila unità di personale docente. Tuttavia, valutato il considerevole numero di docenti che al termine dell’anno scolastico 2008-2009 sono andati in pensione, il numero dei docenti con contratto a tempo determinato cui non è stato possibile confermare il contratto nell’anno scolastico 2009-2010 si è notevolmente ridotto. Analogamente, la prevista riduzione di organico del personale ATA è stata in gran parte compensata dai pensionamenti avvenuti al termine dell’anno scolastico 2008-2009… Per quanto riguarda il tempo pieno nella scuola primaria, nella circolare n. 37 è stato precisato che nulla è innovato e che, pertanto, restano confermati l’orario di 40 ore settimanali per classe, comprensive del tempo dedicato alla mensa, l’assegnazione di due docenti per classe e l’obbligo dei rientri settimanali. È stato inoltre evidenziato che le quattro ore residuate rispetto alle 40 settimanali per classe (44 ore di docenza a fronte delle 40 di lezioni e di attività), comunque disponibili nell’organico di istituto, potranno essere utilizzate prioritariamente per l’ampliamento del tempo pieno sulla base delle richieste delle famiglie e, in subordine, per la realizzazione di altre attività volte a potenziare l’offerta formativa (compreso il tempo mensa per le classi che attualmente praticano i rientri pomeridiani). Relativamente, poi, alle classi a tempo prolungato nella scuola secondaria di primo grado, si è previsto che le classi stesse possono essere autorizzate, nei limiti della dotazione organica assegnata e tenendo conto delle esigenze formative globalmente accertate, per un orario settimanale di insegnamento e di attività di 36 ore, comprensive della mensa, fermo restando che la consistenza oraria media di organico è di 38 ore settimanali. Si è pure previsto che, sulla base delle richieste delle scuole, effettuate tenendo conto delle esigenze espresse dalle famiglie, detta consistenza oraria è elevabile fino ad un massimo di 40 ore, utilizzando le due ore di approfondimento delle discipline a disposizione della scuola. Passo, quindi, a quanto rilevato nell’interpellanza circa la non contemporanea diffusione della suddetta circolare n. 37 e dei regolamenti di riordino della scuola secondaria di secondo grado, nonché in merito a quanto osservato circa il ritardo del perfezionamento del decreto interministeriale sugli organici. A questo proposito, vorrei evidenziare che i regolamenti in argomento sono adottati ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e scaturiscono da un complesso procedimento a formazione progressiva che ha richiesto l’intervento di vari organi e quindi tempi piuttosto lunghi. Dopo le necessarie interlocuzioni istituzionali e dopo i pareri degli organi consultivi previsti dalla legge, il 4 febbraio 2010 è intervenuta l’approvazione in seconda lettura da parte del Consiglio dei ministri; l’iter è poi proseguito con la firma da parte del Presidente della Repubblica il 15 marzo scorso e con il successivo inoltro alla C.d C per il tramite del Ministero della giustizia. Infine, per ciò che concerne il perfezionamento del decreto interministeriale sugli organici, non va dimenticato che la prassi amministrativa di anticipare con una circolare i contenuti dello schema di decreto sulle dotazioni organiche nazionali è stata costantemente seguita anche dalla precedente gestione per le note ineludibili esigenze organizzative preordinate all’ordinato avvio dell’anno scolastico”. Gli interpellanti dichiarano insoddisfazione per la risposta