° GELMINI: il blocco del turn over non riguarda il personale scolastico
La ministro ne è convita, ma occorre che ne sia convinto anche il ministro Tremonti
La ministro Gelmini si accinge a convocare un tavolo tecnico con le OO.SS. per definire il piano attuativo delle 65mila assunzioni decise col Decreto Sviluppo e che, in quanto diluite in un triennio, in sostanza coprono il turn over prodotto dai pensionamenti. I più siamo ansiosi di vederlo questo piano, perché nella manovra correttiva di bilancio recentemente predisposta dal Mef e approvata in CdM il turn over nel pubblico impiego risulta sospeso, con poche eccezioni, a tutto il 2014.
° Nella manovra correttiva di bilancio, una gradita novità
Il quotidiano La Stampa evidenzia come le scuole siano interessate, a parte che dall’art.9, anche dalla liberalizzazione del collocamento disposta con il dl.
Come già avviene per libera iniziativa di alcune università, scatterà per tutte le scuole secondarie di secondo grado l’obbligo di pubblicare nei propri siti istituzionali i curricula degli studenti dell’ultimo anno, al fine di facilitarne l’accesso al lavoro.
(Fonte: LA STAMPA, 7 luglio)
° Una proposta di legge per l'inserimento nelle GAE dei docenti abilitati e abilitandi
Assegnata alla Commissione Lavoro della Camera, la proposta dell’On. Tonino Russo chiede l’inserimento nelle GAE dei docenti abilitati e abilitandi in scienza della formazione primaria, in strumento musicale e didattica della musica.
E’ cominciato l’iter parlamentare della proposta di legge, per la quale il proponente chiederà che sia esaminata “in sede legislativa”, ovvero con un iter accelerato, che si giustifica con l'ampia convergenza, su tale proposta, della stragrande maggioranza dei gruppi parlamentari.
(Fonte: Tonino Russo, Newsletter N° 53 del 8 luglio 2011)
° L’Associazione Genitori Scuole Cattoliche tira per la giacchetta il Governo
Da Tuttoscuola riportiamo parte della nota: “I cattolici e la scuola/SOS paritarie”.
Il Consiglio Nazionale dell’AGeSC (Associazione Genitori Scuole Cattoliche), riunitosi a Milano la scorsa settimana ha nuovamente denunciato la grave situazione in cui si trovano le scuole paritarie e le famiglie che le scelgono. Il quadro dipinto dall’Agesc è drammatico: “A causa degli indebitamenti a cui devono ricorrere per la mancanza dei fondi previsti, molte scuole non statali rischiano di dover chiudere il proprio servizio pubblico scolastico” già dal prossimo mese di settembre, e “migliaia di insegnanti e lavoratori rischiano di trovarsi senza lavoro”. Secondo l’associazione “Le risorse reali finora garantite dal governo corrispondono solo al 47% di quelle erogate nello scorso anno e siccome i piani economici per i prossimi due anni indicano ulteriori tagli sempre intorno al 50% di quanto erogato in questi anni, molti istituti paritari stanno seriamente pensando all’eventualità di chiudere prossimamente le proprie attività per non accumulare deficit insostenibili mentre gli istituti che decideranno di continuare saranno costretti a chiedere ai genitori rette più alte”. Sarà così ancora più difficile entrare nella scuola paritaria per le famiglie che la sceglierebbero (800.000 secondo la stima dell’Agesc) se la parità fosse attuata anche sul piano economico.
(Fonte: TuttoscuolaNEWS n. 497 del 4 luglio)