Sacrifici fatti dagli insegnanti e evocati dai politici
Ci sono insegnanti - ha detto l’on. Bersani all’assemblea del Partito Democratico, a Roma - che vanno nei quartieri periferici delle grandi città, nei piccoli comuni, nei luoghi in cui si annida il degrado ed è più forte la dispersione scolastica. Si tratta di insegnanti che seguono uno ad uno i ragazzi, facendo enormi sacrifici. Questi, per noi, sono degli eroi dei tempi moderni".
Parafrasando la frase di un grande, diciamo che è una ben misera nazione quella che ha bisogno di eroi nelle circostanze normali della quotidianità. Segnaliamo, allora, all’On.Bersani, visto che vuole abbracciare davvero la causa della scuola, che andare nei quartieri periferici e nei comuni sperduti non è un atto di eroismo, è un dovere (e per alcuni, addirittura una vocazione), la fregatura è che al lavoro nei luoghi disagiati i docenti devono andarci senza riconoscimento economico alcuno, a spese proprie e a rischio proprio (quanti ne ricordo, colleghi, sbandare su strade innevate e distruggere la propria vettura, se non di peggio !). Si chiedano tutti coloro che abbracciano la nostra causa, quale sia il fondamento giuridico, quale, il fondamento civile, quale il fondamento morale di una nomina a t.d. oppure a t.i., conferita dall’USP su due sedi, magari a 40 Km l’una dall’altra, senza che sia previsto un indennizzo economico. In quale altra amministrazione dello Stato o impresa privata è concepibile un contratto del genere ? E questa situazione va avanti da sempre. Personalmente, nei primi 10 anni di insegnamento, ho speso in ore di trasferta, benzina e ammortamento automobile (anche io per incidente), mai meno del 30% dello stipendio, per il fatto di essere stato nominato su due sedi (ad es. Enna-Piazza Armerina; Enna-Nicosia; Enna Leonforte).
Un’iniziativa del direttore dell’Usr dell’Emilia Romagna suscita polemiche
Il dott.Marcello Limina aveva scritto ai suoi collaboratori che è dovere dei dipendenti pubblici non criticare l’Amministrazione rilasciando dichiarazioni alla stampa. La Cgil ne ha chiesto le dimissioni. Il Ministro gli ha espresso solidarietà.
Il funzionario nega che la sua reprimenda (una comunicazione riservata ai suoi propri dirigenti provinciali “…Per risolvere i problemi ci vuole una comunicazione adeguata, corretta, non urlata e sguaiata ”) originata evidentemente da difficoltà interne allo Staff , fosse estesa a presidi e insegnanti. Non così la pensa la FLC Cgil che, per voce dei suoi dirigenti nazionali e locali ha parlato di un tentativo di imbavagliare il personale. Il Ministro Gelmini ha dichiarato di condividere l’iniziativa dell’alto dirigente “che ha invitato tutto il personale della scuola ad osservare un comportamento istituzionale", ma, come sempre senza mezzi termini, la ha voluto intendere – e non è detto che questo fosse l’intento originario di Limina – come estesa a tutto il personale scolastico: “E' lecito – ha dichiarato la Gelmini - avere qualsiasi opinione ed esprimerla nei luoghi deputati al confronto e al dibattito. Quello che non è consentito è usare il mondo dell'istruzione per fini di propaganda politica che nulla hanno a che vedere con i compiti della scuola. Chi desidera fare politica si candidi alle elezioni e non strumentalizzi le istituzioni”.
Ok. Per i dd.ss. c’è il nuovo contratto
Siglata dalle OOSS e dall’ARAN l’ipotesi di contratto 2006-2009 dei dd.ss. dell’Area V; Gli arretrati sono consistenti perché il precedente contratto era scaduto nel 2005.
Le OO.SS (Flc-Cgil; ANP; Cislscuola; Uil), guardando alle prospettive grigie dei rinnovi contrattuali, hanno espresso moderata soddisfazione; per bocca del suo segretario, lo SNALS tiene a sottolineare che l’accordo raggiunto no consegue l’obiettivo dell’allineamento economico dei dd.ss. agli altri dirigenti dello Stato. . Il Ministro esprime soddisfazione (La firma del contratto dei dirigenti scolastici è una notizia estremamente positiva per la scuola. La conclusione di questa complessa trattativa permetterà finalmente il rinnovo contrattuale per diecimila dirigenti scolastici. Oltre agli aumenti di stipendio previsti, la novità determinante riguarda il trattamento economico accessorio. Una quota consistente delle risorse infatti sarà assegnata sulla base di criteri legati esclusivamente al merito e agli obiettivi raggiunti da ciascun dirigente. Si tratta di un ulteriore passo in avanti per la valorizzazione del merito e della qualità di tutto il personale scolastico”). Sullo concetto interviene il Commissario dell’ARAN; dice di essere soddisfatto perché: “…la trattativa ha recepito le principali novità introdotte dal decreto legislativo n.150/2009, soprattutto in tema di responsabilità disciplinare dei dirigenti e di valorizzazione della componente retributiva collegata ai risultati”.