Scuola: Aggiornamenti in progress - mercoledì 24 agosto 2011

° Il tempo necessario al dipendente per recarsi sul luogo di lavoro va equiparato a lavoro effettivo, se lo spostamento è funzionale alla prestazione lavorativa.
A questo principio generale, la Corte di Cassazione e il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali hanno sussunto casi sui quali si sono pronunciati, lo scorso anno. Riportiamo un passo di una sentenza della Corte di Cassazione, e uno di un parere del Ministero. Il principio può applicarsi alla nomina per cattedra orario articolata su più comuni, o per cattedra articolata su succursali e sedi staccate tra loro distanti ?
Corte di Cassazione – Sezione Lavoro - Sentenza n. 17511 del 27-07-10
…La Corte territoriale non ha affermato in via di principio che il tempo necessario al dipendente per recarsi sul luogo di lavoro debba essere considerato come lavorativo, correttamente richiamando viceversa la giurisprudenza di questa Corte (Cass. 14-3-2006 n. 5496), secondo cui ciò si verifica solo nel caso in cui lo spostamento sia funzionale rispetto alla prestazione, il che in particolare si verifica ove il dipendente, obbligato a presentarsi presso la sede aziendale, sia poi di volta in volta destinato in diverse località per svolgervi la prestazione lavorativa….
Ministero del Lavoro e politiche sociali –D.G. attività ispettiva - Interpello n. 13 del 02-04-2010
La questione sottoposta rimanda preliminarmente all’esame della disciplina dell’orario di lavoro contenuta nel D.Lgs. n. 66/2003, come modificato dal D.L. n. 112 (conv. da L. n. 133/2008) il quale, nel riprendere la definizione dettata dalla Direttiva 1993/104/CE, stabilisce all’art. 1, comma 2, lett. a) che per orario di lavoro deve intendersi “qualsiasi periodo in cui il lavoratore sia al lavoro, a disposizione del datore di lavoro e nell’esercizio della sua attività o funzioni”. In proposito, con la circ. n. 8/2005, questo Ministero ha sottolineato che la formulazione adottata dal D.Lgs. n. 66/2003 nel definire l’orario di lavoro risulta ampliarne la portata applicativa rispetto alla precedente normativa contenuta nel R.D. n. 1955/1923 che si basava sul concetto di “lavoro effettivo”. La nuova disciplina ha spostato l’accento sulla “messa a disposizione”, in linea con l’interpretazione fornita della Corte di Giustizia Europea nella sentenza del 9 settembre 2003, la quale ha ritenuto compresi nell’orario di lavoro i periodi in cui i lavoratori “sono obbligati ad essere fisicamente presenti sul luogo indicato dal datore di lavoro e a tenersi a disposizione di quest’ultimo per poter fornire immediatamente opera in caso di necessità”. Sull’argomento appare opportuno ricordare sia la previsione normativa contenuta nell’art. 8 del D.Lgs. n. 66/2003 – secondo cui il tempo impiegato dal lavoratore per recarsi sul posto di lavoro deve ritenersi escluso dal concetto di orario di lavoro – sia quella giurisprudenza di legittimità (Cass., sez. lav., n. 5775 del 11 aprile 2003 e Cass., sez. lav., n. 5701 del 22 marzo 2004) secondo cui “il tempo impiegato per raggiungere il luogo di lavoro rientra nell’attività lavorativa vera e propria e va sommato al normale orario di lavoro come straordinario, allorché sia funzionale rispetto alla prestazione”, la quale al contempo ha spiegato che “sussiste il carattere di funzionalità nel caso in cui il dipendente, obbligato a presentarsi presso la sede aziendale, sia di volta in volta inviato in diverse località per svolgere la prestazione lavorativa”.

° La terza edizione di Campus Mentis, un’iniziativa del Ministero della Gioventù
I campus saranno organizzati in 5 sedi: Milano (ottobre 2011), Padova-Abano (novembre 2011); Napoli (febbraio 2012) e Sassari Alghero (maggio 2012). Le iscrizioni su www.campusmentis.it
L’iniziativa, promossa dal Ministero della Gioventù, e realizzata dall’Università La Sapienza di Roma (Centro di ricerca Impsapiens), vorrebbe conseguire l’obiettivo di fare incontrare domanda e offerta di lavoro, orientando circa 20mila giovani (diplomati e neolaureati sotto i trenta anni) nelle scelte meglio mirate alla occupazione. Per il triennio 2011-13 sono stati stanziati 11,5milioni.
(Fonte: ItaliaOggi Sette - 22-08-2011)