Scuola: Aggiornamenti in progress - venerdì 2 settembre 2011

° Difficoltosa la gestione delle nomina dei docenti. Il colmo a Caserta
Come i nodi siano tutti al pettine lo spiega, con la solita chiarezza Antimo Di Geronimo (riportiamo alcuni passaggi di un suo articolo). A Caserta, il Miur rende vane le sentenze del Tar e l’ufficio territoriale procede alle nomine, con sublime incoscienza delle possibili conseguenze; i ricorrenti (otto, assistiti da noi dell’ANIEF) s’erano visto riconosciuto il buon diritto, dal TAR, ma non è bastato. E occorrerà ricominciare da capo: come, nel mito greco, Sisifo, condannato – per avere osato sfidare gli dei –a spingere sempre di nuovo un masso dalla base alla cima del monte.
- “Ricorrenti a pettine: si cerca il bandolo della matassa”. …Il Miur non ha ancora sciolto definitivamente il nodo delle assunzioni dei docenti inseriti “a pettine” nelle GaE…. A complicare tutto ci si mettono anche i tempi cosmici della giustizia: se i procedimenti in corso fossero giunti in decisione, il problema sarebbe già stato risolto. Quanto alla sorte dei “pettinisti”, una cosa è certa: le immissioni in ruolo sui posti cui aspirano potranno comunque essere oggetto di contenzioso. Le ipotesi al riguardo sono essenzialmente tre. La prima è che il pettinista escluso impugni il rigetto della propria assunzione; ipotesi questa che può comprendere anche l’azione penale. La seconda è che l’aspirante escluso a vantaggio del pettinista impugni il provvedimento, e che intervenga nel giudizio davanti al Tar, per fare valere il difetto di giurisdizione. La terza è che l’ultimo dei non nominati dalla graduatoria a esaurimento del 2011 impugni il provvedimento di assunzione del docente individuato dalla vecchia graduatoria, facendo valere davanti al giudice la violazione dei principi del merito e del “tempus regit actum”. (Fonte: ItaliaOggi - 29-08-2011)
- “Graduatorie dei docenti, tutto da rifare”. Uno ritiene di aver subito un’ingiustizia, e per difendersi fa ricorso; la Giustizia gli dà ragione; poi una mattina un foglietto, una comunicazione semplice semplice, ad annullare tutto, a rimettere tutto in discussione. E’ la repubblica delle banane ? Niente affatto, è Caserta. Otto docenti della scuola secondaria …. si sono visti decurtare dal Miur i sei punti derivanti dall’abilitazione Ssis che furono lorro attribuiti dal Tar Lazio (sentenza n.33881 del 2010)… I giudici dl Tar Lazio con tre sentenze (33878, 33881, 33992) pubblicate il 24 novembre del 2010, su tre ricorsi patrocinati dall’ANIEF avverso il DM 42/2009 confermarono quanto deciso in un’altra sentenza (n.2417/2009) relativa alle graduatorie valide per il biennio 2007-2009, sempre patrocinata dai legali dell’ANIEF e mai appellata dal Miur in Consiglio di Stato, pertanto assunta come sentenza passata in giudicato. Ancora una volta, la magistratura amministrativa annullava il decreto di aggiornamento delle graduatorie voluto dalla Gelmini che l’Anief aveva definito “totalmente illegittimo”. I legali del sindacato hanno visto riconosciuto dai tribunali, per i propri ricorrenti, dapprima lo spostamento “a pettine”, poi del servizio e dei 24 punti precedentemente dichiarati, la valutazione del titolo di strumento musicale, e quella del servizio militare, ora l’attribuzione dei 6 punti aggiuntivi alla sola abilitazione Ssis. Ma dopo aver esultato per la vittoria sancita dal Tar Lazio, gli insegnanti tornano al vecchio posto in graduatoria, sei punti indietro.
(Fonte: Cronache di Caserta - 29-08-2011)

° Caro-scuola, e offerte che potrebbero consentire risparmi alle famiglie
Codacons calcola l’incremento della spesa all’8%. Si moltiplicano le vendite promozionali.

Non solo il prezzo dei libri è lievitato (e il Miur ha ritoccato i tetti di spesa) ma, per giunta, la riforma scolastica ha comportato nuove adozioni, per curricoli modificati o addirittura nuovi. C’è da segnalare, infine, qualche negligenza di scuole che non rispettano pienamente i tetti di spesa fissati dal Miur; il Codacons – che per il giorno 3 settembre pubblicizza la “giornata dell’usato” -, calcola che addirittura una scuola su tre sforerebbe i tetti. L’incremento della spesa che le famiglie affronteranno per il corredo scolastico sembra in linea con l’inflazione. A Roma, la Federcartolai indìce la campagna «Scuola kit» (zaino, astuccio, cancelleria varia al prezzo di €19.90), con il patrocinio dell’Unione Italiana Genitori e di istituzioni locali. La Camera di commercio di Monza e Brianza ha calcolato che in Lombardia, per il corredo scolastico, la spesa media per famiglia sarà di libri 85 euro, e la spesa per i libri sarà mediamente di 123 euro. (Fonte: DIARIODELWEB.it – 26 agosto 2011)