° OdG impegna il Governo a destinare all’edilizia scolastica una quota dell’8 per 1000
Giovedì scorso, alla Camera, nonostante il parere contrario espresso dal governo, l’OdG presentato dal PD ha ottenuto parere favorevole. Non ci sembra che, in questa legislatura il governo, prima di adesso, sia andato sotto in modo tanto clamoroso (-24 voti), sicchè la stampa nazionale - quotidiani e agenzie - ha dato grande risalto all’approvazione dell’Ordine del giorno impegnativo per il governo. L’Anief esprime la massima soddisfazione, i complimenti, e il ringraziamento (di tutti coloro che amano la Scuola) ai proponenti; in primo luogo al primo firmatario, l’On.Tonino Russso. Non è un caso che questi abbia condiviso le battaglie dell’ANIEF, spesso esponendosi, e ha mirato ai fatti piuttosto che alle buone intenzione o alle sterili polemiche.
La questione dell’edilizia scolastica è riassumibile attraverso dati accertati dalla relativa anagrafe: oltre il 50% dei 42 mila edifici in cui vivono milioni di studenti e di operatori scolastici non sarebbe a norma, 10 mila di essi dovrebbero addirittura essere abbattuti e circa 13 mila sono ufficialmente da ristrutturare, in 2.400 casi si riscontra addirittura la presenza di amianto. Come al solito la situazione ha connotati più preoccupanti al Sud: in Sicilia su 4.354 edifici 1.258 sono a rischio e andrebbero chiusi. “Credo – ha dichiarato l’On.Russo - sia arrivato il momento che il governo, dopo aver tolto alla scuola pubblica tutto il possibile, dopo averla impoverita e abbandonata, inizi a ripagare il debito contratto cominciando proprio dalla messa in sicurezza degli edifici scolastici del nostro Paese e garantendo che l’esercizio de diritto di studio si realizzi in condizioni di agibilità e sicurezza”. Riportiamo, di seguito, il testo dell’OdG. 9/3261/6., a firma Antonino Russo, Ghizzoni, Bachelet, Coscia, De Biasi, De Pasquale, De Torre, Levi, Lolli, Mazzarella, Melandri, Nicolais, Pes, Rossa, Siragusa: Premesso che: il presente provvedimento è volto a modificare l'articolo 48 della legge 20 maggio 1985, n. 222, concernente la ripartizione della quota dell'otto per mille del gettito dell'imposta sul reddito delle persone fisiche a diretta gestione statale; l'otto per mille è il meccanismo con cui lo Stato italiano ripartisce, in base alle scelte dei contribuenti, l'otto per mille dell'intero gettito fiscale IRPEF fra lo Stato e diverse confessioni religiose, per scopi definiti da legge; le quote dell'otto per mille sono utilizzate dallo Stato per interventi straordinari per la fame nel mondo, le calamità naturali, l'assistenza ai rifugiati e la conservazione di beni culturali; la scuola, che si occupa di formare i futuri cittadini, deve essere considerata come lo strumento principale per la crescita individuale e sociale e garantire che l'esercizio del diritto allo studio si realizzi in condizioni di agibilità e sicurezza; negli ultimi tre anni di governo Berlusconi, questo settore è stato colpito duramente tra tagli indiscriminati e provvedimenti arrangiati con il solo obiettivo di fare cassa, prevedendo la riduzione delle classi e l'aumento del rapporto alunni/docenti; con il decreto-legge 25 giugno 2008, n.112 convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008 n. 133, è stata imposta una riduzione della spesa per l'istruzione di circa 8 miliardi di euro in tre anni attraverso un taglio indiscriminato dei posti negli organici di oltre 87 mila docenti e di oltre 44.500 unità destinate al personale ausiliare, tecnico e amministrativo (ATA); oltre al taglio generalizzato del personale, il Governo ha operato anche un drastico ridimensionamento della rete scolastica. L'operazione è cominciata con il Piano programmatico nel 2008 – in cui è stata prevista la soppressione delle scuole con meno di 50 alunni (circa 4200 plessi) e l'accorpamento di quelle con un numero di alunni tra i 300 e i 500 (circa 700 plessi) – e si è conclusa con il decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111; con la manovra di luglio, infatti, è stato previsto che le scuole primarie e quelle medie vengano aggregate in istituti comprensivi, perdendo nei fatti la loro autonomia, se hanno meno di 1.000 alunni, ridotti a 500 nelle zone più disagiate e a 300 nelle piccole isole e nelle scuole di montagna; per la prima volta i finanziamenti destinati all'autonomia scolastica sono scesi sotto i 100 milioni di euro, passando dai 269 milioni di euro del 2001 ai 79 milioni del 2011. In dieci anni, il finanziamento è stato ridotto del 71 per cento; per queste ragioni, in seguito al peggioramento della situazione finanziaria e ai pesanti tagli di organico e di tempo scuola, i dirigenti sono stati costretti a ricercare forme di autofinanziamento che si sono tradotte nella richiesta di contributi sempre più onerosi alle famiglie, impegna il Governoa modificare la legge 20 maggio 1985, n. 222, sull'otto per mille al fine di consentire ai cittadini di indicare esplicitamente la «scuola pubblica» come destinataria di una quota fiscale dell'otto per mille da utilizzare d'intesa con enti locali per la sicurezza e l'adeguamento funzionale degli edifici e a pubblicare ogni anno un rapporto dettagliato circa l'erogazione delle risorse e lo stato degli interventi realizzati. La stampa ? La citiamo con un brano soltanto, di un solo articolo (CORRIERE DELLA SERA - 30-09-2011): “Governo battuto su mozione del PD: 8 per mille alla scuola”. Otto per mille alle scuole pubbliche: il Governo è stato battuto alla Camera su una mozione del PD, che è passata in aula con 247 voti favorevoli e 223 contrari. Il documento, primo firmatario Antonino Russo, impegna il Governo affinché si consenta ai cittadini di indicare esplicitamente la scuola pubblica come destinataria di una quota fiscale dell’8 per mille, da utilizzare d’intesa con gli EE.LL. per la sicurezza e l’adeguamento funzionale degli edifici scolastici… Il beneficio riguarda tutte le scuole pubbliche, statali e paritarie…”.
° Rapporto sul mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia - 2011.
Sarà presentato il 6 ottobre 2011, alle ore 9.00, presso l'Auditorium della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - Via Sabbadini, 31 - Udine. INFO:Fiorella Bieker, tel. 040 3775106, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (Fonte: Infohandicap ANNO VI - NEWSLETTER N. 65 DEL 29/09/11)