Scuola: Aggiornamenti in progress - mercoledì, 1 febbraio 2012

° L’Anief. Un sindacato tutto e solo per i precari ?
Dall’elenco delle istanze avanzate dall’ANIEF, il personale di ruolo della Scuola può apprezzare la strategia complessiva che il sindacato porterebbe alla contrattazione con il Miur, se ottenesse il riconoscimento della rappresentatività nazionale.

Se riuscirà a “sfondare” il tetto del 5 % di rappresentatività, raccogliendo alle prossime elezioni per il rinnovo delle RSU un elevato numero di consensi, l’ANIEF ha intenzione di mettere la propria ormai comprovata incisività rivendicativa a servizio anche dei colleghi di ruolo, su ben precisi punti: - l’immediato sblocco degli scatti di anzianità; - il ripristino della mobilità triennale e dei gradoni di stipendio per i neo-immessi in ruolo; - l’indennità di reggenza e di sostituzione del d.s., per i vicari. Si tratta di rivendicazioni pienamente compatibili con quelle che il nostro sindacato prospetta a sostegno dei colleghi precari, e cioè: - lo sblocco dei posti di ruolo accantonati; la cessazione in auto-tutela del contenzioso sulle graduatorie; la rideterminazione al 31 agosto dei contratti siglati erroneamente al 30 giugno; il riconoscimento pieno degli scatti di anzianità maturati durante il pre-ruolo; la piena tutela dei diritti acquisiti dagli iscritti nella G.E. (dove inserire sempre tutto il personale abilitato), e insieme il doppio canale di reclutamento mediante concorsi per tutto il personale abilitato. C’è, comunque, una ragione nobile e prioritaria che può guadagnare al nostro sindacato il consenso dei colleghi titolari di contratto a tempo indeterminato: abbiamo propugnato la dignità della scuola tutta, senza compromessi, inaugurando uno stile nuovo di fare sindacato.

° La questione dei diecimila “accantonati”
Riportiamo la lettera con la quale l’On A. Russo ne ha sollecitato l’immissione in ruolo, portando in parlamento una rivendicazione prioritaria dell’ANIEF. Il parlamentare aveva posto la questione già nel settembre scorso (Interrogazione a risposta, in Commissione, presentata l’8 settembre 2011, al Ministro Gelmini).

“Ho inviato una lettera al Ministro Profumo perché finalmente sia affrontato il tema dell'immissione in ruolo, su tutto il territorio nazionale, dei docenti accantonati delle 10.000 unità di personale docente inserito nelle graduatorie. Già l'8 settembre scorso ho presentato al precedente Ministro un’interrogazione a risposta in commissione con cui ponevo questa importante questione. Tuttavia, nonostante l’importanza del tema sollevato, l'ex Ministro Gelmini aveva ritenuto di non dover dare alcuna risposta agli urgenti interrogativi posti. Il tempo intercorso adesso rafforza la necessità di rispondere con urgenza alla questione dell’assegnazione ai legittimi aspiranti dei posti accantonati. Nella vicenda vi sono state, in pieno stile del precedente governo, pesanti violazioni da parte dei dirigenti degli uffici scolastici regionali e una grave superficialità di indirizzo da parte della precedente amministrazione. Mi auguro che il Ministro Profumo intervenga quanto prima per far fronte a questa urgenza”.
(Fonte:Tonino Russo - newsletter n. 075 - 27 Gennaio 2012)

° Luci e ombre nella strategia di Profumo per il rilancio dell’”Organico funzionale”
Le evidenzia Tuttoscuola, nelle due note che riportiamo parzialmente.
Organico funzionale di istituto: obiettivo chiaro, risorse incerte. Il testo del dl sulle semplificazioni chiarirà tra poche ore, forse, i contenuti di questa interessante proposta di (ri)lancio dell’organico funzionale di istituto per la valorizzazione di una autonomia responsabile. Sapremo, quindi, se si aprirà una prospettiva vera e concreta per il rilancio dell’autonomia scolastica oppure se, come ha detto la responsabile scuola Pd, Francesca Puglisi, sarà soltanto “un annuncio consolatorio”. L’organico funzionale … consentirebbe ad ogni istituzione scolastica di disporre di risorse aggiuntive con le quali fronteggiare diverse necessità organizzative (supplenze, progetti, flessibilità didattica, ecc.), secondo l’autonomia decisionale. L’integrazione di un organico di rete (ad es., per docenti di sostegno) completerebbe il progetto. Se le opportunità offerte dall’organico funzionale sono abbastanza chiare, non è altrettanto certa la disponibilità di organico che servirebbe a realizzarlo. Da dove prendere le risorse? Il fondo del barile è stato raschiato…
“Organico funzionale di istituto. Sì, però”. Organico funzionale triennale di istituto e organico di rete. …Se davvero si andrà, anche in forma graduale, all’organico funzionale di istituto, stabilizzandolo per un triennio con effetti sulla continuità didattica e sulla conferma del personale precario, ben venga questa scelta, soprattutto se non sarà virtuale, ma concreta e consistente in termini di organico aggiuntivo, accompagnato da un organico di rete…. Soltanto nei territori che dal prossimo anno scolastico saranno in regola con i nuovi piani di dimensionamento si potrà procedere alla costituzione dell’organico funzionale. Ma non solo. Sussiste tuttora uno squilibrio nella distribuzione degli organici del personale docente tra le diverse aree geografiche del Paese…. Serve una preliminare azione coraggiosa nella politica degli organici da parte del ministro Profumo.
(Fonte: TuttoscuolaNEWS n. 521 – 30 gennaio 2012)