Scuola: Aggiornamenti in progress - lunedì, 27 febbraio 2012

° Gentili colleghi, questo è il “fiato innovatore” dell’ANIEF
I sindacalisti ANIEF, chi sono ? Sono giovani che contano esclusivamente sulle proprie forze e qualità (notevoli). Che cosa fanno per l’Italia ? Proclamano il valore della scuola e il prestigio del suo personale; ottimizzano le chance dei precari rivendicando per essi i medesimi diritti e doveri attribuiti al personale di ruolo .

Chi sono. Tra i giovani di cui di recente si è straparlato, quelli che devono riprogrammare il proprio futuro ogni giorno, ci sono questi dell’ANIEF: Sono diventati una presenza sindacale, culturale e politica senza avere cognomi biaccademici o biconfindustrali, né avere pubblici finanziamenti, né attendere la fantomatica alba che liberalizzerà la mobilità sociale verticale. Speriamo vivamente che, all’atto di votare per il rinnovo delle RSU, nei giorni dal 5 al 7 marzo, i colleghi di ruolo si ricordino di questo fiato innovatore: lo stile nuovo ANIEF di fare sindacato. Osservate nel sito dell’Anief la composizione del Direttivo, osservate i sindacalisti nelle sedi provinciali (decine ormai, in tutte le regioni, proliferate in tre anni dal nucleo creato da Marcello Pacifico con i colleghi dell’ateneo di Palermo): l’età media è inferiore ai 35 anni (non tenendo conto di alcuni dd.ss. e docenti che, stupiti ed ammirati del loro spirito di iniziativa, danno supporto esterno). Anche i referenti dell’Anief sono giovani: i professionisti degli studi legali che, incaricati dall’Anief, patrocinano i ricorsi giudiziari; alquanto giovani sono anche i parlamentari la cui attività legislativa più spesso è stata consentanea alla nostra linea . Che dire, poi, dell’età media degli iscritti, che in massima parte sono docenti o ata precari ? La quota associativa che versano, fiduciosi in noi, è denaro di gente che non ha soldi da buttare. Che cosa fa l’Anief. Collabora con le istituzioni, nel segno della giustizia e dell’equità intergenerazionale; preme sul Miur per la tutela dei diritti del personale scolastico. Queste funzioni, l’ANIEF ha esercitato, a volte, per alcune questioni, in supplenza alle parti politiche e a quelle sindacali a ciò deputate. Nel quadro del sistema democratico, tali funzioni sono imprescindibili (quando il sistema democratico non sia inteso nell’accezione elitaria, qual è stata nella dottrina di Pareto e qual è nel modello del governo dei tecnici), di contrappeso al potere del governo nella presa delle decisioni. Tra tali funzioni v’è la propositività a supporto dell’attività legislativa dei parlamentari, e la contrapposizione, quando necessaria, all’attività del governo. A tali funzioni, i partiti e i sindacati possono fare fronte grazie al lavoro di qualificati uffici studi, sovvenuti da solide risorse economiche (possiamo farcene un’idea leggendo su la Repubblica di ieri l’altro, il calcolo dell’ammontare dei contributi dello Stato all’ex partito della Margherita). Ebbene, alle finanze pubbliche nulla è costato ciò che l’ANIEF ha fatto, in più occasioni, sia a supporto dell’attività legislativa dei parlamentari, sia a contrasto di provvedimenti governativi. Citiamo, ad esempio della nostra attività presso il Legislatore, le numerose audizioni ottenute presso le competenti commissioni legislative di Camera e Senato, alle quali abbiamo presentato puntuali analisi e avanzato proposte. Il documento più recente, appena presentato in VII Commissione, e contenente ben dieci emendamenti al decreto Semplificazioni, all’esame della Camera, lo si può leggere in questo stesso sito: meraviglia il fatto che un così giovane sindacato sia in grado di formulare analisi e proposte tanto puntuali e pertinenti; ci entusiasma la competenza che dimostrano, la carica propositiva, appunto il fiato innovatore. Citiamo ad esempio (ma c’è molto altro) della nostra attività a difesa della scuola, il contrasto alla gestione della Gelmini: la storica sentenza della Corte Costituzionale n.41 del 9 febbraio 2011, e interventi della magistratura amministrativa che dispose, a seguito di nostri ricorsi, la nomina di commissari ad acta presso i CCSSAA, per la corretta gestione delle GE. E citiamo altresì il contrasto in atto verso l’attuale Ministro, sulla questione dei 23mila abilitati da inserire nelle GE: l’abbiamo spuntata contro il parere del governo, alla Camera - dove il decreto Milleproroghe è giunto per l’approvazione in terza lettura -, grazie all’azione tenace dei soliti parlamentari più sensibili al tema del precariato.

° La circolare n.23 del 16 febbraio informa di un servizio SMS attivato dall’Inps
Giungerà sul cellulare del lavoratore, il messaggio che comunica l’effettuata attestazione on line da parte del medico.

A richiesta degli interessati, l’Istituto comunica – all’indirizzo telefonico da loro indicato - il numero di protocollo. L’attestato di malattia sarà consultabile dal sito internet www.inps.it.
(Fonte: ItaliaOggi - 17 febbraio 2012)