° La funzione dei “sottocodici”, nelle nuove classi di abilitazione/concorso
Nell’Aggiornamento di ieri abbiamo riportato la tabella, in corso di definizione, delle nuove classi di insegnamento; diciamo qual è, in essa, la funzione dei sottocodici.
Nella bozza, in stesura quasi definitiva, il numero delle classi di concorso risulta essere più che dimezzato rispetto al numero attuale delle classi; pertanto, ciascuna nuova classe andrà a comprendere anche più di una delle vecchie classi, e alcune nuove classi costituiranno veri e propri raggruppamenti nei quali far confluire classi che nell’ordinamento in atto vigente comportano, in ingresso, titoli di accesso differenti in riferimento a esami sostenuti secondo i piani di studio personali che hanno condotto alla laurea). Limitatamente alle nuove classi disegnate con una connotazione ampia è necessario, nel passaggio all’applicazione delle nuove tabelle, regolamentare sia la “mobilità” dei docenti di ruolo sia l’attribuzione dei contratti di insegnamento (nuove nomine a t.i e/o a t.d.) tutelando i diritti acquisiti (possesso dei requisiti previsti nell’ordinamento vigente, e/o titolarità su cattedre con specifiche sperimentazioni didattiche). Per questa ragione, la bozza prodotta dal Ministero disegna per il personale di ruolo ambiti di mobilità dilatati alle sottoclassi della classe di titolarità, e ugualmente (stabiliti precisi requisiti) amplia la possibilità di nominare, a t.i e a t.d., gli iscritti nelle G. a E., a tutte le sottoclassi della classe di titolarità. Sempre con riferimento all’articolazione in sottoclassi, si daranno a tutti i docenti, di ruolo e non, due modi per ampliare l’abilitazione a tutte le connotazioni delle sottoclassi del titolo posseduto: 1- acquisendo nuovi crediti formativi universitari a integrazione di quelli posseduti; 2.- partecipando a un concorso ordinario a cattedra. La ragione di tanta munificenza è evidente: il possesso di abilitazioni di connotazione ampia elimina le strozzature nella canalizzazione dei precari alle cattedre, e favorisce l’assegnazione delle cattedre interne da parte dei dd.ss. E’ una prassi non nuova, sperimentata fin dal 1998 con la istituzione dei corsi abilitanti riservati al personale in servizio.
° L’ammissione ai corsi TFA, senza selezione. I principali interrogativi
Il Miur si appresta a regolamentare il “TFA riservato” ai docenti (forse 50mila circa) che prestano servizio da non abilitati. Si sa che sarà organizzato senza la preselezione e senza la effettuazione del tirocinio, ma restano parecchi interrogativi. TuttoscuolaNews (n. 537, 21 maggio 2012) li riassume con le parole che riportiamo.
“- i tre anni di servizio di cui si è parlato per questa ammissione fuori quota sono pari a 36 mesi complessivi o corrispondono a tre anni scolastici (pari ad un minimo di 18 mesi)? - Se servono 36 mesi per essere ammessi, possono essere computati anche i servizi parziali, inferiori all’anno scolastico, purché prestati entro un certo periodo? - Per la quantità di servizio richiesto è possibile cumulare servizi prestati in settori scolastici diversi o in diverse classi di concorso ? - Le condizioni di accesso richiesti per i docenti statali valgono in modo uguale anche per quelli che hanno svolto servizio nelle scuole paritarie? Se sì, si possono sommare servizi in scuole statali e in scuole paritarie? - I crediti richiesti per le prove pratiche di tirocinio (475 ore) possono essere automaticamente riconosciuti per chi ha prestato il servizio richiesto senza doverli replicare? - è possibile partecipare per una seconda abilitazione? “. Aggiungiamo:
- per quali classi di concorso saranno attivati i tfa “riservati” ? (quelli ordinari riguarderanno una quarantina delle vecchie classi); - Gli abilitandi (che prestano ancora servizio) potranno scegliere liberamente la sede presso cui frequentare i corsi ? – Le università replicheranno, per essi, la medesima offerta formativa che erogheranno per i corsi TFA non riservati ? A proposito di questi, ricordiamo che l’iscrizione è entro il 4 giugno prossimo, tassativamente in modalità on line. Nella fase di iscrizione, ciascun candidato avrà credenziali (username/password) d’accesso all’area riservata del sito Cineca. Segnaliamo alcune indicazioni per lo svolgimento del test diramate (Decreto direttoriale n.74 del 23 aprile 2012) dal Miur: utilizzare penna nera; non introdurre nelle aule strumenti elettronici di comunicazione; compilare e firmare la scheda anagrafica; barrare una delle copie del modulo-risposte; trattenere il foglio con gli identificativi delle prove e del candidato; fermarsi in aula almeno fino a 30 minuti dalla conclusione del test.
° Presentazione del libro “Presidi da bocciare ?”
Palermo, 28 maggio 2012 (ore 18), presso il caffè letterario "Costes", viale Lazio
Interverranno: Marcella Alletti, Roberto Tripodi, Alessandra Siragusa, Maurizio Muraglia, e gli autori; saranno presenti gli autori: Augusto Cavadi, Giorgio Cavadi e Domenico Di Fatta.