° Area delle discipline economico/giuridico/sociali. Tuttoscuola avvia una riflessione
Nelle news on line (n.538 dello scorso 28 maggio), aperto il dibattito su questo tema
La redazione di Tuttoscuola parte dalla constatazione che all’opzione economico sociale del Liceo delle Scienze Umane è iscritto il 2% di alunni; ciò segnala l’esito modesto del proposito – realizzato con la riforma dell’istruzione secondaria di secondo grado – di canalizzare gli studi di economia, diritto e moderne scienze sociali in un ambito settoriale già in parte presidiato da l’istruzione tecnica con insegnamenti professionalizzanti: diritto, economia aziendale e politica.
La nostra opinione: ben resti l’opzione gelminiana caratterizzante un indirizzo specifico (anche perché il gradimento dell’utenza potrebbe accrescersi), e bene continuino ad essere impartiti negli istituti tecnico professionali (e anzi siano potenziati, e se ne istituiscano altri affini) tali insegnamenti in funzione professionalizzate, ma sia chiaro innanzitutto che le conoscenze e competenze dell’area economico-giuridico-finanziaria vanno impartite precocemente e in modo generalizzato in tutte le scuole secondarie. L’orientamento espresso, all’inizio degli anni Novanta, dalla Commissione Brocca fu che si impartissero due ore di Diritto ed Economia nel primo biennio di tutti gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado (dunque, entro i termini dell’istruzione obbligatoria). E noi proporremmo anche di andare oltre, se non fosse che dagli anni Novanta a oggi l’offerta formativa nella Secondaria è stata selvaggiamente decurtata (i Programmi Brocca erano pensati per un’offerta scolastica di 34 ore settimanali). Comunque, è evidente a tutti quanto siano importanti il diritto e l’economia, nel nostro tempo; sopratutto è evidente - a chi ha una certa cultura - come le forme giuridiche ed economiche siano costitutive dell’attività degli uomini, imprescindibilmente. Pertanto, l’insegnamento di economia e diritto andrebbe impartito in tutte le scuole secondarie superiori, perché hanno il compito di formare alla comprensione della vita. Il fatto che nella riforma della istruzione secondaria superiore dette conoscenze e competenze, nonché quelle riferibili alle scienze sociali, siano state, per ragioni di cassetta, minimizzate neai curricoli della formazione erga omnes ci ha molto meravigliato e deluso: chi lo ha deciso sembra fuori dal nostro tempo.
° Sulla trattenuta ex Enam, il Miur resta nel proprio convincimento
La Tecnica della scuola piega i motivi per i quali il Ministero mantiene il prelievo, che grava sul personale delle 29.670 scuole statali primarie e dell’infanzia; li riportiamo.
Il Miur ha messo il punto sull’annosa questione del contributo dovuto dal personale di ruolo delle scuole dell’infanzia e primarie ad un ente ormai soppresso dal 2010 ad opera della legge n. 122 del 30 luglio 2010. Le sue funzioni, infatti, sono state dapprima trasferite all’Inpdap… e dal 1° gennaio 2012… tutto è confluito nell’Inps… Il personale interessato ha più volte richiesto l’abolizione di questa trattenuta che pesa in busta paga anche 150/200 euro all’anno…. Il Miur ha risposto con la nota prot. 2986 del 17 maggio 2012, negando la possibilità di eliminare la trattenuta in questione, poiché, nonostante la soppressione dell’Enam, nessuna norma ha previsto di revocarla. Anche perché, precisa il Miur, servizi e prestazioni previsti già dall’Enam sono tuttora erogati dall’Inps…: assistenza climatico-termale, assistenza sanitaria, assistenza scolastica, assistenza straordinaria e credito. (Fonte: Lara La Gatta, La tecnica della scuola, 1 giugno 2012)
Ma l’Anief organizza i ricorsi dinanzi ai tribunali civili per togliere la trattenuta Enam dalla busta paga (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). E per togliere la trattenuta Tfr (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
Sulla questione Tfr, i giudici amministrativi si sono già pronunziati: non è legittimo discriminare i lavoratori pubblici rispetto a quelli privati (per i quali la quota Tfr è interamente a carico del datore di lavoro); dal 1 gennaio 2011, la trattenuta del 2,5% deve essere pagata dal Miur.
° www.raiscuola.rai.it, servizi sui programmi comunitari Comenius e Grundtvig
Già trasmessi in "Si parte!" (canale 146 del digitale terrestre), restano disponibili.
Le due puntate, trasmesse nei giorni 24 e 25 maggio, da Rai Educational, presentano, tra l’altro, le interviste ad alunni delle scuole secondarie superiori che hanno preso parte al nuovo programma per la mobilità individuale.
° A Roma, il seminario "Oltre la crisi: strumenti e risorse per il terzo settore"
L’organizza l’Associazione Nuovo Welfare (31 maggio, 9.30), presso Porta Futuro
Sarà tracciata una panoramica sulle possibilità, le risorse e gli strumenti, a disposizione del terzo settore, per affrontare l'attuale momento di crisi.
(Fonte: Infohandicap ANNO VII - NEWSLETTER n. 39 - 24/05/12)