° Scuola residenziale di Orientamento pre universitario, dal 25 al 30 giugno 2012
E’ organizzata a Telese Terme (Benevento) dalla Società Astronomica Italiana in collaborazione con il Miur, il Comune di Telese, l'I.I.S. “Telesi@”di Telese Terme.
E' rivolta a 15 studenti di cui 10 provenienti da tutta Italia e 5 della provincia di Benevento particolarmente meritevoli e interessati a vivere una esperienza qualificante per un primo contatto con realtà significative del mondo universitario e della ricerca scientifica e tecnologica. Possono partecipare gli studenti che frequentano il penultimo anno della scuola secondaria di secondo grado che abbiano riportato nelle discipline scientifiche una votazione non inferiore a 9/10 nell'anno scolastico 2010-2011 e negli scrutini del primo quadrimestre anno scolastico in corso. Le richieste di partecipazione devono pervenire entro il 15 giugno 2012, scrivendo a entrambi gli indirizzi di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. -- Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
° Fuoco amico (o ex amico) sulla concezione meritocratica nella scuola.
Riportiamo alcune dichiarazioni rilasciate, sul “pacchetto merito”, nel campo amico (che amico è alla maniera necessitata con cui lo è nei confronti del premier Monti).
L’idea di fondo è che i premi per gli studenti, le scuole e gli atenei virtuosi dovrebbero incentivare la competizione rendendo il sistema Italia competitivo sul mercato globale. Tra gli alunni della classe terminale delle scuole secondarie di secondo grado, si premierebbe il migliore diplomato dell’anno (riceverebbe una borsa di studio, uno sconto del 30% sulle tasse universitarie, nonché la carta “ioMerito” che comporta sconti nel settore cultura e la possibilità di frequentare gratuitamente alcuni master estivi). Il “merito” complessivo degli studenti di ciascuna scuola o ateneo verrebbe accertato mediante i test. Speriamo, non quelli “vero/falso”. Senza tranciare giudizi sulla gestione (sarebbe ingeneroso, nella fase del tirocinio) del Ministro Profumo, possiamo però dire che non ci associamo all’encomio del merito in salsa di competizione; compito dei docenti non è l’unzione dei predestinati ma il servizio agli alunni; alcuni, poi, per mille e mille vie, diventeranno wip, ad altri toccherà di sentirsi apostrofare con l’appellare di “sfigato”; a ciascuno, i docenti avranno offerto tutte le chance, doverosamente. La figura del ministro Profumo desta non minore simpatia di quella che a suo tempo aveva suscitato l’ex ministro Fioroni; pacioso, sì ma determinato, in questi giorni, nel fuoco di sbarramento al “pacchetto” che oggi dovrebbe essere presentato in Consiglio dei Ministri. Cominciamo con le dichiarazioni di Giuseppe Fioroni, e della responsabile scuola del P.D.
"L'emergenza rispetto all'Europa non è la certificazione del merito ma la grande dispersione scolastica e la necessità di migliorare le competenze dei nostri studenti che sono sotto la media Ocse… Interventi esclusivamente mirati a incentivare la competizione e garantire l'eccellenza per pochi diano un'idea sbagliata e diversa dalla scuola della Costituzione. Questa prevede una comunità educante che recupera chi resta indietro e contemporaneamente stimola i migliori. Questa insistenza nell'ipotizzare un modello competitivo, senza nulla per le emergenze e i bisogni di tutti, dà l'idea di perseguire un disegno che vede una scuola di qualità per pochi e un nuovo avviamento professionale per i tanti… Interventi per incentivare il merito già sono nel nostro ordinamento, ma non sono mai stati attuati da questo governo per mancanza di fondi".
Non meno esplicita è la critica mossa da Francesca Puglisi: "In un momento di vera emergenza nazionale chiediamo a questo governo di fare ciò che fanno le famiglie per bene: guardano a quanti soldi hanno in tasca per darsi delle priorità, a partire dai bisogni dei più piccoli e dei più deboli. …. Il 'compito' che l'articolo 3 della Costituzione affida alla Repubblica attraverso la scuola è quanto di più lontano possiamo immaginare dal decreto che il ministro Profumo vuole imporre per 'coltivare' le eccellenze”. Infine, il parere di Domenico Vertecchi, noto studioso, già collaboratore del Ministero. “I provvedimenti che, con orrido aggettivo sono definiti premiali, ripropongono interpretazioni della riuscita scolastica centrate solo sulle caratteristiche personali, tacendo sulle ragioni delle differenze che si manifestano tra gli allievi. E tacendo sulle responsabilità che si collegano all’assenza di politiche volte a qualificare il profilo culturale della popolazione nel complesso, come se fosse possibile isolare le condizioni dello sviluppo degli allievi dalle interazioni col resto della società. Il merito si incoraggia e apprezza solo perseguendo l’equità”