° Il numero degli studenti ammessi alla classe successiva è leggermente aumentato, in media, in ogni ordine e grado di istruzione
Il MIUR ha pubblicato nel sito istituzionale i dati fin qui raccolti (si riferiscono all’85 per cento delle scuole medie e al 91 per cento delle scuole superiori); mancano i dati dell’esame di Stato conclusivo dei corsi di istruzione secondaria di I e di II grado.
Nelle classi delle scuole secondarie di secondo grado l’incremento medio nazionale è dell’1,2%; dello +0,4% nelle classi delle scuole secondarie di I grado. Riportiamo il comunicato del MIUR.
Aumentano, seppur di poco, gli studenti promossi alle classi successive nelle scuole secondarie di I e II grado. … Quest’anno la percentuale degli studenti promossi alle classi successive è del 95,7% nelle medie e del 62% alle superiori. Lo scorso anno era del 95,3% nelle medie e del 60,8% nelle superiori….. In particolare, per quanto riguarda le superiori, i promossi aumentano soprattutto al 3° e al 4° anno. …Per quanto riguarda i risultati divisi per tipologia di istituto, è negli Istituti Professionali che si registra l’aumento maggiore dei promossi, con un +1,7%. Allo stesso tempo, diminuiscono le percentuali dei non ammessi e dei sospesi in giudizio; gli studenti che nelle superiori hanno riportato almeno un’insufficienza da recuperare per essere ammessi all’anno successivo passano dal 27,5% al 27,1%.... E’ un incremento di promossi che si traduce, fa notare la Repubblica, in un risparmio di spesa per le famiglie. Anche lo Stato risparmia: 50 mila promossi in più, in due anni, comportano 325 milioni di euro di risparmio (la spesa annua pro capite, per la frequenza presso le scuole statali è mediamente di circa 6mila euro). (Fonte: Ufficio Stampa del Miur , 10 luglio 2012)
° Conto alla rovescia per i candidati professori. Tantissimi per poche cattedre
Le scadenze che riportiamo sono state ufficialmente annunciate dal Ministro Profumo
- Imminente. Emanazione del bando di concorso per le cattedre che saranno disponibili negli aa.ss. 2013/14 e 2014/15. Complessivamente potrebbero essere messe a concorso meno di 8 mila cattedre; su altrettante si procederà con contratti a t.i. agli aventi diritto delle G. a E. Il concorso si svolgerà secondo le vecchie regole, e sulla base delle vigenti classi di concorso; unica novità: la prova (si effettuava ancora nei concorsi degli anni Ottanta) di simulazione di lezione in Aula, con cui si valuterà la capacità didattica del candidato nel relazionarsi e rapportarsi con gli alunni). Per tutti i concorsi a cattedre, i candidati devono essere abilitati.
- Entro luglio 2012. Saranno completate le prove preselettive per tutte le classi di concorso. I candidati potranno conoscere l’esito della prova dopo circa 15 giorni dalla data di effettuazione.
- Autunno 2012. Gli atenei che sono stati autorizzati dal Miur avvieranno i corsi TFA ordinari.
- Autunno 2012. Il MIUR renderà note le modifiche al decreto ministeriale n. 249/2010, necessarie per istituire i percorsi formativi abilitanti speciali da attivare nella primavera 2013.
- Inverno 2012. Definizione del nuovo schema delle classi di concorso (dimezzate di numero).
- Primavera 2013. Emanazione del bando di concorso per le cattedre che saranno disponibili negli aa.ss. 2015/16 e 2016/17. II concorso sarà avviato con una procedura che introdurrà nuovi criteri di selezione e principi di selettività che valorizzino le capacità dei candidati.
° Parlando ancora di Spending review: Tesoreria unica e Contabilità speciale
Riportiamo passi di una nota di Tuttoscuola.
Il decreto sulla spending review prevede l’istituzione di un servizio di tesoreria unica per le scuole nel quale confluiranno tutte le risorse finanziarie attualmente depositate presso istituti bancari privati. In questo modo Banca d'Italia disporrà di una maggiore disponibilità di cassa di circa 1 miliardo di euro, con conseguente economia data dal miglioramento dei saldi di cassa e una minore spesa di interessi sul debito pubblico quantificabile in circa 8 milioni per il 2012 e 29 milioni a regime. Le scuole a questo punto potranno gestire la propria liquidità come fanno già ora gli enti di ricerca. Per le contabilità speciali scolastiche sarà razionalizzata la gestione delle risorse finanziarie del Ministero: 30 milioni saranno messi a disposizione delle scuole per le proprie spese di funzionamento mentre una ulteriore somma di pari importo andrà a contribuire ai miglioramenti dei saldi di cassa. Saranno ridotte le spese per il controllo di regolarità amministrativa e contabile delle istituzioni scolastiche. La spesa per compensi aggiuntivi al personale impegnato in tali attività porterà a un risparmio annuo per le scuole quantificabile in 8 milioni. (Fonte: Tuttoscuola – n.545 - 9 luglio 2012)